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Parte prima - only fantasy

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Cathy<br />

Il suono dei loro passi nell’altra stanza mi giungeva attutito. Non<br />

mi ero addormentata: dovevo essere svenuta di nuovo. Avevo perso i<br />

sensi, forse per la fatica dell’esercitazione, forse per l’eccessiva stanchezza.<br />

Ora mi trovavo a Berlino nella casa dei Von Schaden e,<br />

guardandomi intorno, mi resi conto che molto probabilmente ero nella<br />

camera di Tristan. Stavamo insieme da due mesi, eppure non ero<br />

mai entrata nella sua stanza. Non sembrava molto diversa da quella<br />

di Konstantin, dove avevo dormito un mese <strong>prima</strong>, ma sembrava più<br />

spoglia. Nemmeno un poster appeso alle bianche pareti. Solo una<br />

piccola scrivania di mogano, sulla destra, con sopra un’infinità di<br />

boccette. Sorrisi al pensiero di Tristan, vanitoso come nessuno al<br />

mondo. Scesi dal letto e mi avvicinai all’enorme portafinestra che<br />

dava luce alla stanza. Aprii piano le ante e mi ritrovai in un ampio<br />

terrazzo pieno di piante. Era talmente grande che al centro c’era anche<br />

una vasca per i pesci.<br />

Risi tra me e me fino a quando una guancia non sfiorò la mia e<br />

qualcuno mi abbracciò da dietro.<br />

«Cosa stai guardando?» mi chiese Tristan con un’ansia che non<br />

compresi.<br />

«Uhm... Mi chiedevo se anche quei poveri pesciolini rossi che<br />

nuotano beati nella vasca un giorno saranno la tua cena», risposi ridendo.<br />

Tristan mi strinse più forte. «No, sono solo ornamentali.»<br />

Mi girai su me stessa ritrovandomi faccia a faccia con la creatura<br />

più bella del mondo. Il suo volto, però, era più affaticato e pallido del<br />

solito. Le pupille erano dilatate e il respiro affannoso.<br />

«Oddio, Tristan! Tu hai sete!» esclamai.<br />

«Hai paura?» mi chiese turbato.<br />

«No, certo che no», risposi come se stare accanto a un vampiro<br />

che ha sete fosse la cosa meno rischiosa del mondo.<br />

«Ti giuro che se tu fossi in pericolo non sarei qui. Non corri alcun<br />

pericolo, Cathy. Ormai ho imparato ad abituarmi al tuo odore...»<br />

«Tristan... perché non vai a caccia?» gli domandai.<br />

Il suo volto si incupì all’istante e due deliziose fossette gli com-

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