12.06.2013 Views

Parte prima - only fantasy

Parte prima - only fantasy

Parte prima - only fantasy

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

cioli verso la luce, guidò la mia mano e la pose in quella di Mohdi.<br />

Un potere a cui non riuscivo a sottrarmi s’impossessò dei miei<br />

muscoli, delle mie ossa e della mia volontà.<br />

Mi ero arresa definitivamente.<br />

Fu come nascere per la seconda volta. Quello strano vecchio dai<br />

tratti nordici mi guardò piegando la testa di lato e fece un profondo<br />

inchino. «È il nostro modo di onorare le promesse», mi spiegò.<br />

Sorrisi.<br />

«E adesso cominciamo la preparazione, Catherine. Prima di tutto,<br />

dovrai parlare con i tuoi amici vampiri. A loro ovviamente la cosa<br />

non andrà a genio. Si ribelleranno, cercheranno di portarti dalla loro<br />

parte. Forse diventeranno violenti. Dovrai stare molto attenta. Ti do<br />

una settimana di tempo per parlargli. Poi ci rivedremo qui, alla stessa<br />

ora di oggi.» Si sporse di poco e afferrò un oggetto metallico dalla<br />

mensola. «Prendi questa. È una bussola, ti aiuterà a non perderti.»<br />

Feci come mi disse e mi alzai. La porta si aprì, mossa da una folata<br />

di vento, e uscii da quella casetta dove si era compiuto il mio destino.<br />

Guardai la bussola e mi resi conto che una forza superiore, non<br />

certo quella delle mie gambe, mi guidava. In meno di dieci minuti<br />

uscii dalla radura e poi dal bosco e mi ritrovai in strada. Guardai lo<br />

strano oggetto magico che avevo in mano.<br />

Non potevo ancora credere a ciò che era accaduto. Un terrore puro,<br />

che non avevo mai provato in vita mia, si fece strada dentro di<br />

me. Stavo forse impazzendo? Avevo sognato tutto? Avevo davvero<br />

detto a quell’uomo che sarei diventata una Predestinata? Avevo davvero<br />

accettato di fare... di essere una cosa simile?<br />

Mi stavo distaccando a tal punto dall’unico mondo che avevo<br />

sempre conosciuto?<br />

Dal mondo... reale?<br />

Arrivata a casa, schivai abilmente la mamma e mi precipitai al<br />

piano di sopra. Nonostante il sole stesse tramontando, lui era già lì.<br />

Si teneva la testa fra le mani e non l’alzò nemmeno quando entrai.<br />

«E adesso cosa dirò ai miei amici?» mi chiese alzando finalmente<br />

lo sguardo.<br />

«Mi dispiace, Andreas...» mormorai.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!