Parte prima - only fantasy

«Ti va di raccontarmelo?» La sua voce era piena di affetto e sollecitudine.
«No. Ma perché ti preoccupi tanto? Era solo un brutto sogno...»
dissi più a me stessa che a lui.
«Ho avuto paura. Stavo dormendo e tu... hai urlato
all’improvviso...»
«E mia madre non ha sentito nulla?»
«È uscita di casa da un pezzo. Joel aveva una gita e lei e Matt lo
hanno accompagnato a scuola molto presto.»
Sorrisi e lo tirai a me. «Come fai a sapere sempre tutto?» chiesi.
«Non ci vuole poi molto. Basta essere attenti», mi disse con un
sorriso.
«Oh... e tu sei sempre così attento...» lo presi in giro. Lo baciai e
mi ricordai della sera prima: dopo la festa eravamo venuti qui, e avevamo
di nuovo fatto l’amore. L’avevo perdonato per quella stupida
faccenda del tour, e insieme avevamo deciso che avremmo semplicemente
aspettato gli eventi e ci saremmo preoccupati al momento
opportuno.
«Ora basta smancerie» disse tutt’a un tratto Tristan, fintamente
severo. «Devi andare a scuola», mi ricordò.
«Agli ordini!» scherzai. Volai giù dal letto e corsi in bagno. Mi
lavai velocemente e tornai in camera in reggiseno e mutandine. Tristan
mi guardò arrossendo.
«Farai tardi», sussurrò venendo verso di me.
Risi e scappai via, dispettosa, proprio quando il suo corpo era a
pochi centimetri dal mio. Allora Tristan, rassegnato, si abbandonò
sul letto a pancia all’aria.
Gli sorrisi e lo salutai con un bacio. «Vado... Se vuoi puoi restare
qui ancora un po’... Ci vediamo nel pomeriggio!» esclamai scendendo
velocemente le scale. Per il resto della mattinata me lo immaginai
disteso sul mio letto a pensare a me.