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Parte prima - only fantasy

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stantin sorrise della mia timidezza. Mi stava studiando. Pareva che<br />

tutti e tre si aspettassero una reazione o una parola da parte mia. Eppure<br />

non mi veniva in mente nulla da dire se non...<br />

«Be’... complimenti per il concerto. È stato grandioso», riuscii a<br />

farfugliare rivolta a Konstantin. Non sapevo perché, ma lui mi dava<br />

più sicurezza del fratello. Tristan si era rifugiato di nuovo nell’angolo<br />

da cui aveva parlato la <strong>prima</strong> volta, mentre Konstantin si muoveva<br />

per la camera occupandone tutto lo spazio, come se fosse a casa sua.<br />

«Sono contento che ti sia piaciuto, Cathy», disse Tristan.<br />

Così, più per cortesia che per altro, guardai verso di lui. Adesso<br />

pareva più rilassato. Sorrise, e anche lui quando sorrideva era uno<br />

schianto.<br />

Engel si sedette per terra, invitandoci a fare lo stesso. «Allora?<br />

Cosa vi va di fare?»<br />

«Non so...» risposi confusa. «Voi di solito che fate quando state<br />

insieme?»<br />

I tre si guardarono e scoppiarono a ridere. Io non capivo, ma non<br />

potei fare a meno di ridere con loro. Le loro risate erano contagiose.<br />

Non riuscivo ancora a credere di trovarmi nella stessa camera con<br />

due musicisti così famosi e affascinanti. Engel, invece, era completamente<br />

a suo agio. Cominciammo a chiacchierare, e mi dimenticai<br />

di tutto, perfino del tempo che passava. Parlavano soprattutto Konstantin<br />

ed Engel, e mi accorsi che battibeccavano come due innamorati.<br />

Tristan, invece, mi osservava in silenzio, interrompendo ogni<br />

tanto i discorsi del fratello con qualche commento di disapprovazione<br />

o con qualche risatina.<br />

Improvvisamente realizzai che era tardissimo.<br />

«Caspita! Avete visto che ore sono? Forse è meglio che vada.»<br />

«Va bene, ti accompagno io», disse la mia amica alzandosi.<br />

«No, non c’è bisogno, non preoccuparti...»<br />

«Insisto», fece lei con un tono che conoscevo bene. Il famoso tono<br />

che non ammetteva repliche. Poi si rivolse ai gemelli: «Voi due fate i<br />

bravi e aspettatemi qui, mentre accompagno Cathy a casa».<br />

Konstantin e Tristan sorrisero e mi salutarono all’unisono con un<br />

semplice «ciao». Mi sembrò la cosa più melodiosa che avessi mai<br />

sentito.

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