Parte prima - only fantasy

Cathy
24
Io non ho paura
Avevo improvvisamente aperto gli occhi. Non riuscivo a capire
dove mi trovassi. Ero distesa su un materasso comodissimo, in un letto
che non avevo mai visto. Mi alzai subito in piedi e mi guardai intorno.
La camera, immersa nell’oscurità, sembrava quella di un albergo.
Tesi l’orecchio e udii il piacevole rumore delle gocce che
scendevano regolari nella doccia. Mi avvicinai alla porta del bagno,
da cui filtrava un po’ di luce, e picchiettai le dita contro il legno pregiato.
«Tristan?» chiesi. Piano piano, mi tornò in mente ciò che era successo
il giorno prima, e il panico tornò a impadronirsi di me.
«Tristan?!» ripetei, questa volta urlando. Il rumore dell’acqua
s’interruppe e sentii dei passi leggeri venirmi incontro.
Tristan aprì la porta e mi sorrise.
Era tutto bagnato e praticamente nudo, non fosse stato per il piccolo
asciugamano che gli stringeva la vita. Arrossii spostando subito
lo sguardo verso il lavandino. Lui raccolse i capelli gocciolanti in un
altro asciugamano, frizionandoseli con vigore.
«Ciao, Cathy. Ti sei già svegliata? È notte fonda... potresti dormire
un altro po’...» disse.
Mi venne l’irresistibile impulso di tirargli qualcosa in fronte. «Tristan,
mi spieghi che accidenti ci facciamo qui?» chiesi.
«Si era fatto molto tardi, e noi eravamo parecchio lontani da Madenburg
e per di più... a cavallo. Te lo ricordi, no? Questo era l’hotel
più vicino», rispose lui, tranquillo, dirigendosi verso l’armadio.
«Schwarz è ancora lì dove l’ho legato, ai margini della foresta, lo riporteremo
a casa domattina. Ora torna a dormire, su... Domani rien-