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Parte prima - only fantasy

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Le fragole, pensai subito. Tristan andava matto per le fragole. E<br />

poi... il mio sangue. Quello sarebbe stato in assoluto il suo cibo preferito,<br />

se avesse mai potuto assaggiarlo, ma non potevo certo dirlo a<br />

mia madre. Ci pensai su, cercando di ricordare cosa invece piacesse a<br />

Konstantin.<br />

«La Nutella!» esclamai ricordando le parole che disse Tristan<br />

qualche tempo fa.<br />

Il cibo umano per cui Konstantin va pazzo è la Nutella: se gliene<br />

metti davanti un barattolo intero lui se lo spazzola in trenta secondi.<br />

«Be’, allora potresti preparargli una bella torta!»<br />

Mi sentii pervadere da un entusiasmo semplice e puro come mi<br />

era capitato solo da bambina. Sì, quell’idea mi piaceva da morire.<br />

Una bella torta che avremmo mangiato insieme. Ma un istante dopo<br />

mi rabbuiai. «Mamma... io non so nemmeno da dove cominciare per<br />

preparare una torta!» esclamai.<br />

Mia madre sorrise. «E io che ci sto a fare, qui?»<br />

Konstantin aveva mandato Hans a prendermi: a quanto pare il poveretto<br />

lavorava anche il giorno di Natale. Arrivata alla villa, lo ringraziai<br />

e mi avviai sul vialetto del giardino verso la porta, accompagnata<br />

dalle note di My Sharona dei mitici Knack. Quella musica mi<br />

gasava, non poteva capitarne una migliore, nella ripetizione di brani<br />

casuali del mio iPod.<br />

Konstantin mi accolse indossando un berretto rosso e bianco da<br />

Babbo Natale, che faceva a pugni in modo irresistibilmente comico<br />

con la sua aria da duro. Non potei trattenermi dallo scoppiare a ridere.<br />

«Ecco. Lo sapevo che mi avresti sghignazzato in faccia. C’era da<br />

aspettarselo, non è la <strong>prima</strong> volta che lo fai», mi rimproverò scherzosamente.<br />

«Ma non puoi pretendere che non mi venga una crisi di riso davanti<br />

a Konstantin Von Schaden in versione Babbo Natale! E poi,<br />

scusa, che fai? Mi lasci sulla soglia? Fammi entrare, no?» dissi dandogli<br />

una spallata. Peccato che a farmi male fui io. Era decisamente<br />

un tipo muscoloso. Mi massaggiai piano.<br />

«Vado a prenderti del ghiaccio?» si offrì Konstantin ghignando.

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