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Parte prima - only fantasy

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Mi limitai ad annuire e lui continuò. «La verità è che oggi devo<br />

affrontare Konstantin e ho paura. Per questo ti voglio al mio fianco.»<br />

Gli strinsi forte la mano e sorrisi rincuorata. Tristan mi aveva dato<br />

ancora un’altra prova dei suoi sentimenti per me. Mi amava sul serio.<br />

Ma io?<br />

Lo amavo sul serio?<br />

Gli studi erano pieni di gente. Tristan camminava a testa alta, come<br />

se il giorno <strong>prima</strong> non fosse successo nulla, e mi teneva per mano<br />

senza vergognarsi. Si fermò davanti a una porta blu sulla quale c’era<br />

una piccola targhetta di plastica con la scritta DAMNED, ed entrò senza<br />

bussare.<br />

Trovammo Albert seduto su una morbida poltrona in pelle. Si alzò<br />

e mi salutò baciandomi sulla guancia. Ma oltre a lui non c’era nessun<br />

altro. Sentii una strana fitta di delusione, e capii: fin da quando Tristan<br />

mi aveva detto che saremmo andati alle prove, avevo aspettato<br />

soltanto di vedere lui.<br />

«Konstantin e Derek sono al bar. Saranno qui a momenti», disse il<br />

batterista di quello che ormai si era guadagnato il titolo di «mio<br />

gruppo preferito».<br />

In quel momento la porta si aprì e i due entrarono, scherzando<br />

come al solito. Non appena videro me e Tristan si zittirono, scambiandosi<br />

un’occhiata eloquente.<br />

«Ciao», disse Tristan calmo.<br />

«Ciao, Tristan», rispose Derek. «Cathy...» continuò facendo un<br />

cenno con la testa verso di me.<br />

Lo salutai con la mano, e poi guardai Konstantin. I suoi occhi erano<br />

coperti dalla visiera del cappello bianco.<br />

«Konstantin... posso parlarti?» gli chiese subito Tristan. «Prima<br />

che iniziamo», sembrò implorarlo.<br />

Fu allora che Konstantin alzò la visiera. Aveva un’espressione dura<br />

sul volto.<br />

«Non abbiamo nulla da dirci», rispose stringendo i denti.<br />

Mi passò accanto diretto agli strumenti, e quell’istante bastò perché<br />

sentissi il suo odore, forte e vivo in me come non mai. Imbracciò<br />

la chitarra e si mise in posizione. Derek e Albert lo imitarono e così

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