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Parte prima - only fantasy

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«Spiegati meglio», la incalzò Tristan.<br />

Un rumore di passi interruppe le nostre parole.<br />

«Mia madre sta salendo e sono sicura che non sarebbe contenta di<br />

trovarvi qui.»<br />

«Già...» convenne mio fratello, come sempre più ragionevole di<br />

me.<br />

«Ci vediamo presto», la salutai andandole incontro. Abbracciai<br />

Engel e la tenni stretta a me. Il mio gesto la sorprese, ma non si ritrasse.<br />

Tristan mi prese per la maglia. «Muoviti!»<br />

Con un salto veloce mi precedette nella notte.<br />

Cathy<br />

Engel non venne à scuola neanche il giorno dopo. La giornata trascorse<br />

con lentezza. Avevo il morale a terra. Terminate le lezioni,<br />

decisi di non tornare subito a casa. Passeggiai lungo il viale che conduceva<br />

al parco. Era primo pomeriggio e non c’era in giro anima viva.<br />

Mi sedetti sull’erba fredda con la faccia al sole, oggi più tiepido<br />

degli altri giorni. M’infilai l’iPod nelle orecchie e lasciai che la musica<br />

mi trasportasse. Improvvisamente, sentii qualcosa muoversi al<br />

mio fianco. Mi rimase il respiro in gola quando mi resi conto che seduto<br />

accanto a me, perfettamente immobile, c’era Tristan Von Schaden.<br />

Sorrise e disse qualcosa che non riuscii a sentire perché avevo<br />

gli auricolari. Li sfilai velocemente e gli chiesi: «Ciao, scusa, cos’hai<br />

detto?»<br />

Mi guardò con apprensione. «Ho detto che mi dispiace di averti<br />

spaventata...»<br />

«Oh, no, figurati!» Cercai di calmarmi, ma sentivo il cuore battermi<br />

a mille.<br />

Tristan indossava un berretto con la visiera, gli occhiali, dei jeans<br />

stinti e un giubbotto di pelle nera che aveva l’aria di essere pesantissimo.<br />

«Allora, come mai sei qui a quest’ora?» mi domandò con due occhi<br />

indagatori che sembravano scrutarmi fin dentro l’anima.<br />

«Io... Non avevo voglia di tornare a casa dopo la scuola», ammisi

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