Parte prima - only fantasy

Tristan
Arrivato agli studi televisivi notai un via vai di gente impressionante.
Hagen mi venne incontro con la sua solita aria indaffarata e mi
trascinò con sé senza neanche salutarmi.
«Buonasera!» esclamai.
«Ciao, scusa, ma oggi non è giornata... Allora, il programma è in
diretta, quindi vedi di non dire cavolate di cui potresti pentirti. Pensa
dieci volte prima di parlare e solo dopo rispondi alle domande,
okay?» Il mio manager fece per andarsene, ma poi si girò a guardarmi
un’ultima volta e mi supplicò: «Ti prego, non dire cazzate!»
Annuii e lo seguii. Mi presentarono il conduttore, un signore grassoccio
e abbastanza anonimo. Mi fecero accomodare su una sedia al
centro della scena e poi cominciarono a far entrare il pubblico. Una
cinquantina di ragazzine, non appena mi videro, cominciarono a
scandire il mio nome e a strillare. La sicurezza stava ben attenta a tenerle
tutte sotto controllo. Non dovevo essere sfiorato di un millimetro.
Ero intoccabile. Un operatore urlò all’improvviso: «In onda!» Il
conduttore cominciò a parlare tutto esagitato mentre il pubblico applaudiva
a comando.
«Buon pomeriggio a tutti. Sono onorato di avere qui come ospite
uno dei cantanti più conosciuti della scena musicale tedesca. Signori
e signore... Tristan Von Schaden!»
Una telecamera inquadrò il mio volto. «Buonasera a tutti», salutai
cortese.
Il conduttore si mise a farmi un sacco di domande idiote delle
quali conoscevo ormai a memoria le risposte, del tipo: Com’è il rapporto
con gli altri membri della band? Quali sono i tuoi idoli? Che
musica ascolti? È vero che Derek puzza?
Be’... Quest’ultima è più che altro un’affermazione che cerco
sempre di inserire in tutte le interviste!
Poi venne il momento dei discorsi seri. Mi chiese quali erano i
programmi estivi del gruppo e quando sarebbe uscito il nuovo album.
Finché, all’improvviso, mi sentii rivolgere una domanda che fu come
un fulmine a ciel sereno.
«Signor Von Schaden, sappiamo che lei non ama parlare della sua