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Parte prima - only fantasy

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Lui sorrise con una sincerità disarmante. «Cathy piace anche a me<br />

e vorrei... uscire con lei, qualche volta.»<br />

Scossi la testa, incredulo. «Allora il pazzo sei tu, non io!» esclamai.<br />

Tristan emise un risolino nervoso e corse fuori, nella luce<br />

dell’alba, rapido ed evanescente come la scia di una cometa.<br />

Cathy<br />

Quella mattina mi svegliai di ottimo umore. Il cielo era tetro e coperto<br />

di nuvole. Mi lavai e scesi di corsa a fare colazione. Mia madre<br />

mi imburrò velocemente un toast e <strong>prima</strong> che uscissi di casa fece per<br />

abbracciarmi, ma poi si trattenne, forse timorosa di sentirmi rigida e<br />

ostile. Engel era già fuori, in macchina, ad aspettarmi. Non appena la<br />

vidi sorrisi allegramente.<br />

«Buongiorno!» Le schioccai un bacio sulla guancia.<br />

Mi guardò terrorizzata, poi tentò di ricomporsi. Mi venne in mente<br />

che non ero mai stata così espansiva con lei. Non avevo mai osato<br />

sfiorarla. «Scusami», farfugliai mentre avvampavo.<br />

Passò qualche istante di silenzio. Poi all’improvviso Engel scoppiò<br />

a ridere. «Ti metto così tanta soggezione?» mi chiese.<br />

«Un po’.»<br />

Engel frenò di botto e accostò la macchina al marciapiede.<br />

«Ascoltami, ti prego», cominciò senza staccare lo sguardo dal<br />

mio. «Se c’è una persona di cui non devi avere né paura né soggezione,<br />

quella sono io. Se vuoi baciarmi, fallo... Se vuoi abbracciarmi...<br />

fallo. Sono tua amica, io.»<br />

Mi sorrise con dolcezza e avvicinò il suo viso al mio. Non compresi<br />

subito ciò che stava accadendo, ma a un tratto mi ritrovai le sue<br />

labbra premute contro le mie. Fu un bacio veloce e schioccante che<br />

mi lasciò senza parole.<br />

«Ma cosa?...» balbettai mentre arrossivo come un peperone.<br />

«Tranquilla, non sono lesbica. L’ho fatto solo per dimostrarti che<br />

il contatto fisico non mi fa paura. Anzi, l’amicizia si esprime anche<br />

così...»

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