Parte prima - only fantasy

Konstantin sorrise con orgoglio. «Non sbagli. Mi è sempre più facile
starti accanto, Cat. Ma tu sei stata brava, non ti sei mossa. Un solo,
piccolissimo movimento e... buh! Ora non saresti qui.»
«Ah no? E dove sarei? Forse diventerei una come te, una vampira...
Anzi, Konstantin, ho un’idea geniale! Perché non mi trasformi?»
L’espressione del mio nuovo ragazzo mutò all’improvviso e tutto
il suo corpo si irrigidì.
«Dai, andiamo, Cathy. Altrimenti si fa troppo tardi.» Cominciò a
camminare. Quando si accorse che non mi ero mossa di un solo centimetro
dal posto in cui mi trovavo, si girò accigliato. «Catherine, per
l’amor del cielo, muoviti.»
«Per l’amor del cielo... Non è un’espressione che ti si addice, mio
caro.»
«Be’, lo sai che da quando sto con te sono diventato un ragazzo
pio...»
«Comunque ti rifaccio la domanda, Konstantin. Perché non mi
trasformi in una vampira? Puoi farlo, non è vero?»
«Non solo perché ti rovinerei l’esistenza, ma soprattutto perché tu,
Catherine De Giacomo, sei la Predestinata.»
Annuii. Di rovinarmi la vita me ne importava ben poco, a questo
punto, ma il mio destino di Predestinata mi chiamava. E io lo sapevo.
«Sì, andiamo», dissi raggiungendolo e prendendolo per mano.
Quando arrivammo a destinazione, notai che la piccola casetta di
legno era illuminata.
«Che abbia ospiti?» chiesi a Konstantin.
«Può darsi...»
Alzai le spalle e lo precedetti bussando piano alla porta. Subito
Mohdi venne ad aprirmi e mi scrutò con un’espressione indagatrice.
«È successo qualcosa?» chiese con il suo vocione burbero.
«No, Mohdi. Siamo solo venuti a portarti un po’ di spumante e un
po’ di compagnia», dissi. Nelle ultime sessioni della preparazione era
nato con il mio Guardiano un ottimo rapporto, fatto di complicità e
confidenza.
«Grazie, Catherine, anche se in realtà non sono solo», rispose facendoci
entrare. Io e Konstantin ci guardammo senza capire.
Non appena varcammo la soglia dell’abitazione, una furia di ca-