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Parte prima - only fantasy

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Presi Konstantin per un braccio e lo condussi al piano superiore,<br />

in camera mia. Abbassai il volume dello stereo e gli feci segno di sedersi.<br />

Ma lui rimase in piedi, appoggiato al muro proprio davanti alla<br />

gigantografia del suo gemello. La differenza tra i due mi fece sorridere.<br />

Pensai a Tristan, al suo sorriso dolce e ai suoi modi di fare...<br />

così diversi da quelli del ragazzo ruvido e un po’ sbruffone che mi<br />

stava davanti.<br />

Mi sedetti sul letto e lo guardai. Il rumore della pioggia riempiva<br />

la stanza.<br />

Un lampo squarciò il cielo e subito dopo un tuono fragoroso fece<br />

vibrare i vetri. Cercai di non mostrare il mio spavento.<br />

«Se sono qui c’è un motivo...» iniziò Konstantin.<br />

«Voglio sperarlo!» lo interruppi brusca.<br />

«So che la mia presenza non ti fa piacere, ma... dovevo assolutamente<br />

parlarti», riprese.<br />

«Chissà come mai tu vuoi parlarmi sempre quando Tristan non<br />

c’è», lo provocai.<br />

«Ora basta, Catherine! Non sono qui per perdere tempo!» sbottò.<br />

Annuii e tentai di calmarmi, respirando profondamente.<br />

«Si può aprire la finestra?» mi chiese all’improvviso.<br />

«Sei matto? Con questa pioggia?»<br />

«Scusa, è che non sopporto l’odore di questa stanza...» mi spiegò.<br />

In un attimo capii: il mio profumo lo stava stordendo. Senza pensarci<br />

due volte spalancai i vetri.<br />

Quando tornai a guardarlo notai sul suo volto un sorriso enigmatico.<br />

«È da molto che conosci Jonathan Shot?» mi chiese senza mezzi<br />

termini.<br />

Giuro che tutto mi sarei aspettata tranne una domanda del genere.<br />

Cosa c’entrava ora Jon?<br />

«No... da quando è iniziata la scuola. Perché?» domandai cauta.<br />

«Curiosità», rispose ben attento a misurare le parole. «E... lui sa<br />

che tu hai legami con la famiglia Von Schaden?» insistette trepidante.<br />

«Konstantin, perché mi fai queste domande? Cosa c’entra Jon con<br />

te?»

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