Parte prima - only fantasy

gai.
«E se andrà tutto bene saremo ufficialmente... fidanzati?» mi chiese
Konstantin ghignando, probabilmente prevedendo la mia reazione.
Non mi ero mai definita la fidanzata di nessuno e men che mai ora
mi sentivo quella di Konstantin Von Schaden. Insomma, fino a pochissimo
tempo prima ero stata la ragazza di suo fratello, e adesso,
dopo soli due giorni insieme, io e Konstantin eravamo già una coppia?
«Lo so a cosa stai pensando», disse lui sorridendo sicuro.
«Ah, sì? E a cosa? Sentiamo!» lo provocai.
«Stai pensando che non possiamo già definirci fidanzati. Guarda
che io ti stavo prendendo in giro... Il solo pensiero di essere considerato
il fidanzato di qualcuna... mi mette i brividi!»
Mi indispettì. «Ma non saresti il fidanzato di qualcuna. Saresti il
mio fidanzato!» gli feci presente.
Konstantin si mise a scherzare come se in realtà non gliene importasse
niente. «Oh, certo, il fidanzato vampiro della Predestinata», disse,
abbassando un po’ la voce. «Non è grandioso?»
Mi rabbuiai all’istante. Ogni volta che si parlava di quello mi sentivo
a disagio. Era stato così con Tristan e ora era lo stesso con Konstantin.
Anzi, forse con lui era tutto ancora più complicato. Quando
stavo con Tristan non sentivo quasi la differenza della nostra natura.
Lui aveva imparato a controllare i suoi istinti e io avevo
l’impressione di amare un normalissimo umano, salvo per la pelle incredibilmente
fredda, e per la bellezza soprannaturale. Con Konstantin,
invece, era diverso. Lui aveva ancora qualche difficoltà a starmi
vicino. A volte, me ne accorgevo, cercava di non respirare. Anche se
più tempo passava in mia compagnia e più era facile per lui, proprio
come succedeva a Tristan.
«Perché quella faccia?» mi chiese accarezzandomi il dorso della
mano.
Mi girai a guardarlo e sentii il cuore accelerare di botto. Tristan
non mi aveva mai fatto un effetto così dirompente. E ora mi sembrava
di naufragare nell’ambra degli occhi di Konstantin. Compresi in
quel momento che mi sentivo in perfetta sintonia con lui. Le nostre
labbra e i nostri corpi si incastravano meravigliosamente ed ero sicu-