Parte prima - only fantasy

Cathy
6
Mi emozioni
La mattina passò senza che me ne accorgessi, tanto che la campanella
del pranzo mi colse del tutto impreparata. Mi alzai velocemente
dal posto e seguii gli altri verso la mensa. Engel era rimasta indietro,
mi voltai a cercarla: lei sorrise scoprendo una dentatura bianchissima
e perfetta. In corridoio me la ritrovai di nuovo accanto. Mi accorsi
che la sua presenza mi dava un senso di piacere e protezione. E la sua
bellezza mi abbagliava. Durante l’ultima ora di lezione avevo perfino
cominciato a chiedermi se non mi piacesse un po’ troppo... trattandosi
di una ragazza! Nessuna donna mi aveva mai affascinato in quel
modo... Forse era per questo che ero un po’ inquieta in sua presenza.
C’era qualcosa in lei di meravigliosamente bello, ma anche di strano.
Di diverso. Pensai che, se avessi voluto, avrei potuto davvero innamorarmi
di Engel.
Camminava al mio fianco in silenzio, come se mi conoscesse da
una vita, come se non ci fosse nulla da dire tra noi. Si muoveva sicura
di sé, ed era chiaro che non poteva essere nuova anche lei, perché
sembrava conoscere a perfezione la scuola. Arrivate alla mensa, puntai
subito un tavolo un po’ in disparte. Solo quando Engel si sedette
di fronte a me, mi accorsi di tutti gli sguardi che ci stavano addosso.
«Ci guardano tutti», dissi timidamente, senza staccare gli occhi
dal tavolo di plastica coperto da squallide tovagliette marroni.
Lei sorrise, rassicurante. «È normale, Cathy, non ti hanno mai vista.
Tra un po’ la curiosità passerà e ti lasceranno in pace, vedrai.»
Engel pareva indovinare esattamente tutti i miei stati d’animo di
quella mattina. Aveva capito che non desideravo le attenzioni degli
altri. Che non mi interessavano. Presi dallo zaino il panino che avevo