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Parte prima - only fantasy

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sogni tormentati.<br />

Il quarto giorno, finalmente, decisi di alzarmi. Era l’alba. Le gambe<br />

barcollavano sotto il mio peso, come se non fossero più abituate a<br />

sostenermi. Mi appoggiai alla scrivania e sentii un picchiettio sul davanzale.<br />

Scossi il capo e aprii le tende. Konstantin era lì, il viso stravolto<br />

dalla stanchezza, i capelli spettinati e due occhi che, si vedeva,<br />

avevano pianto. A vederlo in quello stato mi si strinse il cuore di tenerezza<br />

e anche di pena.<br />

Armeggiai con le tapparelle per farlo entrare. Quando capì le mie<br />

intenzioni, si stupì.<br />

«Posso davvero?» mi chiese.<br />

«Sì, entra», risposi rassegnata.<br />

Sorrise raggiante, come gli avevo visto fare pochissime volte, e<br />

balzò letteralmente all’interno della stanza.<br />

Ci guardammo per un attimo, in silenzio. Un’espressione come di<br />

terrore gli attraversò fuggevolmente il viso: «L’odore della tua pelle...<br />

se n’è accumulato troppo in questa stanza...» disse a voce bassa.<br />

Prima che io potessi ribattere, continuò, cambiando discorso: «Tra un<br />

po’ il sole sarà alto... Magari... insomma... Potremmo fare un giro, ti<br />

va?» Era intimidito come un adolescente.<br />

«Sì...» risposi a mezza voce.<br />

Il suo sorriso, adesso, era quello di un uomo. Magnetico. Sicuro.<br />

Irresistibile.<br />

«Allora vado a cambiarmi, sono in uno stato pietoso. Sarò di ritorno<br />

tra dieci minuti, okay?»<br />

«Va bene. Anche a me serve una rinfrescata!» ammisi.<br />

In un baleno Konstantin fu di nuovo fuori dalla finestra. Io corsi<br />

in bagno e mi guardai allo specchio. Il mio aspetto era di gran lunga<br />

peggiore del suo, ovviamente! Eppure mi sentivo stranamente felice.<br />

Eccitata.<br />

In casa, come sempre a quell’ora, non c’era nessuno: mia madre e<br />

Matt erano al lavoro e Joel a scuola. Lasciai un bigliettino alla<br />

mamma, dicendole che non ero andata ad annegarmi nel lago, ma a<br />

fare un giro con Konstantin.<br />

Tornai in bagno e mi buttai sotto la doccia, strofinandomi i capelli<br />

con uno shampoo alla fragola. Mi avvolsi in un asciugamano enorme

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