Parte prima - only fantasy

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nabile desiderio di farmi felice. Senza pensarci, con slancio, gli gettai le braccia al collo. Tristan era emozionato, sentivo che i suoi muscoli erano contratti e le mani tremanti di paura e voglia. «Nessuno ha mai fatto una cosa così carina per me», gli dissi mentre premevo il viso contro la sua maglietta. Mi baciò i capelli e mi prese di nuovo la mano. Corremmo sulla sabbia fino ad arrivare all’orlo della battigia. «Non ho neanche il costume!» gli feci notare ridendo. «Che importa, è buio!» mi rispose. Ma poi con aria misteriosa frugò nello zaino che portava sulle spalle, e prese una piccola bustina colorata. Tirò fuori un costume a due pezzi blu e bianco, con una pioggia di stelline d’argento cucite sopra. Lo guardai esterrefatta, con il cuore a mille. «Lì dietro c’è un piccolo capanno», disse indicandomi una siepe ai margini della spiaggia, illuminata da due lampioni. «Puoi entrare a cambiarti, tanto è abbandonato. Controllerò io che non venga nessuno. Anche se... non c’è nessuno.» Contenta di quel regalo inaspettato, corsi via. Mi vergognavo sempre di farmi vedere in bikini, ma stavolta era diverso. Decisi che era il momento di sentirmi sicura di me. Il costume, poi, mi stava a pennello, era esattamente della mia taglia. Lo infilai con molta delicatezza, stando attenta che non si staccasse nemmeno una stellina. Quando fui pronta uscii e mi diressi verso la spiaggia deserta. Una piccola torcia illuminava un punto indefinito nell’oscurità. Seguii la luce e trovai Tristan steso su un asciugamano, con il viso rivolto verso il grande tappeto stellato che dominava il cielo. «Cosa fai? Prendi un po’ di luna?» gli dissi scherzando. Tristan, anche lui in costume, si alzò e mi venne vicino. Mi afferrò per le gambe e mi caricò sulle sue spalle forti. Prima che me ne rendessi conto, mi ritrovai in acqua, con lui al mio fianco, che mi schizzava facendomi urlare come una pazza. Mi sentivo felice, come non mi capitava da molto tempo. All’improvviso, un brivido mi scosse. Ma non era solo il freddo. «Tristan... qui è buio... ho un po’ paura. E se arriva uno squalo?» gli chiesi. Il suo sorriso bianchissimo illuminò come un lampo le tenebre.
«Ben venga... ce lo mangiamo. Con me sei al sicuro, Cathy. Te lo giuro.» E io mi sentii davvero al sicuro, per la <strong>prima</strong> volta. Gli andai incontro nell’acqua che ci arrivava alla vita, cercando un contatto con la sua pelle morbida. Lo trovai: lui aprì le braccia e mi accolse. Mi raggomitolai contro il suo petto bagnato, e mi lasciai cullare. Mi baciò di nuovo i capelli e poi mi prese in braccio, portandomi sulla sabbia. Mi posò delicatamente sull’ampio asciugamano e mi ci avvolse dentro. «Vieni accanto a me... ho freddo», gli sussurrai. Lui invece sembrava perfettamente a suo agio nell’aria fresca della notte. Il vento muoveva i suoi capelli mentre goccioline salate gli scorrevano lungo tutto il corpo. Vidi, sotto le ciglia bagnate, gli occhi dolcissimi illuminati dalla luna. Vidi una piccola stella che giaceva abbandonata sul suo petto. Allungai una mano per prenderla. Sorrisi, pensando alle parole del mio cantante italiano preferito, Ligabue. E cominciai a canticchiare in italiano le note di quella bellissima canzone. Tristan mi sorrise e si sedette accanto a me. «Mi piace... Peccato che non ci ho capito nulla! Che canzone è?» Risi e mi rannicchiai contro il suo petto come in un nido. «Kleiner Sterri ohne Himmel», tradussi al volo. «Piccola stella senza cielo.»
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CLAUDIA PALUMBO DAMNED Proprietà L
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Le canzoni non ti tradiscono. LIGAB
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Parte prima Udii una voce urlare da
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dell’aereo, e grosse gocce scivol
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cominciare il nuovo anno scolastico
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Konstantin era là fuori, con un’
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Cathy All’interno, la casa era es
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Cathy 3 Ho solo te Quella notte, na
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esponsabile e affidabile dei due. E
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Tristan 4 Istinto Come un bambino c
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che dice tuo padre? Be’, digli ch
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Playstation. Derek ogni tanto tenta
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A un tratto mi tornò alla mente l
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lunque pulsione dentro di sé, come
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«Ciao», risposi mentre addentavo
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Quella parola era stampata nella mi
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«Già... è una vampira anche lei.
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impaurita sembrava affascinata. Dop
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ce, se sono nati vampiri, cioè se
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la vicinanza non si sarebbe potuta
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la sua vittima. Mio fratello scalci
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un’umana. Noi siamo immortali. Ho
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«Hai parlato con Konstantin?» «S
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Cathy 27 Perdere il senno Per la pr
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Non posso mica volere tutto dalla v
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eh?» «Sì, ieri notte è stato da
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Cathy 28 Non è colpa tua Mi sedett
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«Tristan Von Schaden!» lo interru
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casa il proprio gemello sputandogli
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«No, se tu non me l’avessi detto
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«Tu ed Engel... Ma io... credevo c
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in realtà, ha sempre fatto e detto
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to, era fin troppo affollato. «No.
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Cathy Scesi al piano terra e mi pre
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«Quando?» mi chiese cadendo dalle
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«Sono sicura che per lui è lo ste
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«Dimentichi che Tristan è un vamp
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In quel momento Hans prese Tristan
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Cathy 32 Tutti insieme L’atmosfer
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Konstantin Quando i ragazzi tornaro
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Cathy 33 «November rain» Prima di
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Konstantin In casa regnava il silen
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I poster dei miei miti ricoprivano
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Presi Konstantin per un braccio e l
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Quel suo sorriso sicuro mi fece ven
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vita privata, ma... ultimamente gir
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La sua espressione cambiò non appe
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c’è alcun motivo di stargli lont
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Se c’è una cosa di cui dobbiamo
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Sembrava sinceramente preoccupata.
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Tristan si rassegnò e cominciò a
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«Stasera non mi va proprio», bron
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averla lasciata chiusa! Sorrisi e a
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Cathy 38 Come perdere me stesso L
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di ragazzine appostate all’uscita
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Cathy 39 Mohdi Fui svegliata da un
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la strada fatta con Tristan. Avevo
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Non l’ascoltavo più. La testa av
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cioli verso la luce, guidò la mia
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Cathy 40 Cosa sei davvero Un tuono
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«Sì, Tristan. Sapevi che io sono
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«Sì, noi. L’aiuteremo a prepara
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ghigno. «Cathy!» esclamò Tristan
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Cathy 41 Incastro perfetto Le nuvol
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occhi. Cercai di scorgere Tristan a
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corto lui della traccia. Senza rend
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Gli sorrisi debolmente e, sentendom
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appena pulito le ferite e lei non s
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non sembrava il mio. Mi guardai int
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gliarla, e la presi in braccio. Cos
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tua razza. E levati dai piedi. Se n
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parvero sulle guance. «I territori
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lei per tutta la notte. Io, invece,
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tin, per favore.» Lui mi rispose c
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mia domanda, e guardandomi fisso ne
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Tristan 45 Attrazione L’acqua fre
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sogni tormentati. Il quarto giorno,
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domi di malavoglia dalle sue mani.
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Glielo dovevo. E lo dovevo anche a
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mio padre. Mi ero sentita a casa. M
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dalla neve. L’aria natalizia comi
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scappavo il più lontano possibile,
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mi accarezzò il viso e uscì dalla
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«Okay, okay. Be’, complimenti. T
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Lo guardai con gli occhi a fessura.
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«Questo è per te», disse prenden
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ò, non si perse d’animo e mi rin
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a che se avessimo fatto un giorno l
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«E così quello è il tuo ragazzo.
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Tristan 49 New Year Engel mi venne
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surrò all’orecchio: «Il nostro
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Konstantin sorrise con orgoglio. «
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ne?» mi domandò sarcastica. «Kon
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to e si sdraiò vicino a me. Chiusi
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«Da quando bussi per entrare in ca
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Tristan 51 Un attacco fortunato Cam
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Camille mi si avvicinò e mi toccò
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ile, distesa nella posizione in cui
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«Mi dispiace», gli dissi. Lui sco
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«Oh, Konstantin...» mormorai. «B
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ettai senza sapere bene perché. Fo
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«Ma non è così! Con Engel non è
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dendo non appena mi fermai davanti
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«Cosa vuoi da me, Jon? Perché sei
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Un po’ di pressione bassa, forse
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va ancora parlando al telefono con
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ed Engel. «Pensavo ti fossi trovat
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«Ti... amo...» ansimò sospirando
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Interruppi Konstantin prendendolo p
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Una ragazza dai lunghi capelli dora
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forse c’è sempre stato lui.» So
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stere alla tua prodigiosa morte, qu
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Uguali anche in questo, noi. Scossi
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Cathy 56 Un nuovo arrivo Quel giorn
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caratteristiche ben precise. Mohdi
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perché in quel momento pensai a Tr
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Konstantin 57 Quando tutto sarà fi
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i miei pensieri. «Ogni tuo odore,
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Konstantin 58 L’attacco L’aria
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delle sagome scure apparvero sulla
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incamerare aria, ma non avevo il te
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Konstantin 59 Vivi per me Mi girai
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«Maledetti orsi», commentò in to
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po decapitato era ancora parato su
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Cathy Epilogo Il nostro bambino nac
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ene, e in parte faceva ancora male.
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e la buona pubblicità! Per avermi
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