Parte prima - only fantasy

Interruppi Konstantin prendendolo per un braccio. «Prima, se non
ti dispiace, vorrei parlare un attimo con te, Tristan ed Engel.»
Tristan guardò il fratello con aria interrogativa.
«Engel è di sopra, vado a chiamarla.» Andreas non finì nemmeno
la frase che già era scomparso su per la rampa di scale.
Sospirai e notai che Konstantin era preoccupato quanto me.
I gemelli e io ci sedemmo in silenzio sul pavimento a gambe incrociate,
nella piccola stanza adibita a studio. Engel entrò con il suo
solito passo aggraziato squadrandoci dalla testa ai piedi con
un’espressione confusa.
Le feci segno di sedersi accanto a Tristan e lei sbottò: «Sto bene
così».
Annuii e guardai Konstantin, prima di cominciare a parlare. Sapevo
che il suo sguardo avrebbe avuto su di me un effetto rasserenante
e non mi sbagliavo: non appena i suoi occhi dorati incontrarono i
miei, sentii i muscoli rilassarsi e cominciai il mio discorso.
«Sono felice che siate tutti qui. Non potete immaginare quante
volte, in quest’ultimo periodo, ho sognato questo momento. Mi dispiace
che ci sia voluto tutto questo per farci finalmente riavvicinare.
Va bene, forse non ci siamo riavvicinati del tutto, lo ammetto», dissi
guardando il viso contrariato di Engel. «Ma credo che siamo sulla
buona strada. Non potete capire quanto è stato difficile, per me, accettare
questa nuova vita. Io ero una stupida ragazzina che viveva
grazie a un’unica passione: la musica. Ma quando ho conosciuto voi,
be’... è cambiato tutto per me. Sin dall’inizio ho legato con te, Engel,
in un modo che ha stupito me per prima. Ho addirittura pensato di
aver trovato la sorella che non avevo mai avuto. Poi, ho conosciuto
voi. Siete stati e siete un vulcano di emozioni. Tristan, non dimenticherò
mai tutto quello che hai fatto per me. Non mi perdonerò mai
per la sofferenza che ti ho causato. Non passerà giorno senza che io
guardi tuo fratello e veda in lui un po’ di te, che hai dato inizio alla
mia bellissima fiaba. E poi ci sei tu, Konstantin. Sai, forse tuo fratello
aveva ragione quando diceva che non eri così scapestrato come
volevi far credere. Mi sei entrato dentro e ci sei rimasto, senza lasciare
spazio a nessun altro. Il mio cuore è tuo, solo tuo. Forse lo è sempre
stato... In fondo, anche Tristan lo ha sempre saputo. Ti amo più