Parte prima - only fantasy

lezza dei suoi stessi, passati errori, hanno addolcito il suo dolore.
Ormai, credo, è una donna in pace con se stessa. Quanto a mio padre,
si è trasferito a vivere da me: la sua presenza adorata e bonaria ha illuminato
la mia vita più di quanto avessi mai potuto immaginare. Naturalmente,
battibecca senza sosta con la ex moglie e neovicina di casa.
Credo che non abbia mai smesso di amarla.
E io? Io sono una madre felice e innamorata. Mio figlio Konstantin
è la mia vita. Ho ritrovato la mia passione, la musica, e ne ho fatto
il mio mestiere. Ho un compagno che mi vuole bene davvero, Tristan.
Ho una vita ricca.
Eppure, di notte, ogni notte, continuo sempre a lasciare la finestra
un po’ aperta.
Tristan
Il piccolo Konstantin mi venne incontro nel soggiorno, e si sedette
ai miei piedi, reggendo un libro tra le mani.
«Posso raccontarti una storia?» mi chiese sgranando i suoi meravigliosi
occhioni blu. Sapevo benissimo che il libro era solo un pretesto:
quella storia la conoscevamo entrambi a memoria.
Sorrisi e annuii, così lui poté cominciare, facendo finta di leggere.
«C’era una volta una bellissima ragazza umana, che dall’Italia si
trasferì in Germania. Lei non sapeva che esisteva il mondo soprannaturale,
un mondo popolato da creature fantastiche, talvolta malvagie
e talvolta buone.
Nel paese dove viveva, ai margini di una oscura foresta, conobbe
una vampira dal volto splendente come quello degli angeli. Si chiamava
Engel. Lei le presentò i suoi migliori amici vampiri, due gemelli.
La ragazza umana si innamorò di uno di essi. Cioè, credette di
innamorarsene, perché poco dopo scoprì che il vero amore della sua
vita era l’altro gemello. Fu così che lasciò il vampiro con cui stava e
giurò a suo fratello amore eterno...»
Il piccolo Konstantin continuò a raccontare, ma io ormai non lo
ascoltavo più. Chiusi gli occhi: quella storia sembrava incredibile
persino a me, che l’avevo vissuta in prima persona. La conoscevo