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Parte prima - only fantasy

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La sua espressione cambiò non appena mi vide in viso. Si mise a<br />

sedere sul letto e mi guardò preoccupata.<br />

«Tristan... che ti succede?» sussurrò.<br />

A quel punto non ce la feci più. Non avrei mai voluto piangere<br />

davanti a lei, ma forse era proprio per poter piangere che ero corso a<br />

casa sua. Cathy era l’unica che, forse, avrebbe potuto capirmi.<br />

Caddi in ginocchio e appoggiai la testa sul suo grembo, singhiozzando.<br />

Sentii il tocco della sua piccola mano sfiorarmi la nuca e i capelli.<br />

Inspirai forte il suo profumo e ne fui come al solito stordito. Mi lasciai<br />

baciare dolcemente le labbra. Cathy sussurrò ancora una volta il<br />

mio nome.<br />

«Hai visto l’intervista?» le chiesi ansioso.<br />

«No, Tristan... Mi sono addormentata, scusa. Perché sei in questo<br />

stato? Hai detto qualcosa che non dovevi?»<br />

Non le risposi nemmeno. Accesi il computer che riposava indisturbato<br />

sulla sua scrivania e mi collegai subito a YouTube, immaginando<br />

che quei maledetti minuti di diretta fossero già stati caricati su<br />

Internet. Non mi sbagliavo. Mi bastò cliccare su LE CONFESSIONI DI<br />

TRISTAN VON SCHADEN. Era già tra i filmati più visti. Adesso tutto il<br />

mondo sapeva. Cathy guardò le immagini impassibile, senza battere<br />

ciglio. Quando i sette minuti e quindici secondi terminarono con<br />

l’entrata in scena di Hagen, finalmente si rivolse verso di me.<br />

«Perché?» chiese semplicemente. «Perché l’hai fatto? Cosa... cosa<br />

ti è saltato in mente?! Perché dovevi dire che i rapporti fra te e Konstantin<br />

non sono più quelli di una volta? Magari se Hagen non ti interrompeva,<br />

ti mettevi anche a incolpare me di tutto???» sbottò in<br />

preda al panico.<br />

«Ma non è certo colpa tua, Cathy...»<br />

«Sei uno stupido, Tristan. Uno stupido! Hai idea di quante fan hai<br />

deluso?» continuò alzando sempre più la voce.<br />

«Me ne sbatto delle fan!» gridai. «Se mi chiedi perché l’ho fatto,<br />

non so risponderti... non lo so, Cathy... Ho fatto del male a me, a mio<br />

fratello, ai Damned. Ho sbagliato tutto. E dire che ho secoli di vita<br />

alle spalle. E invece mi comporto come un poppante!»<br />

«Già, hai ragione», fece lei, più dolce adesso. «Sei un poppante...

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