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Parte prima - only fantasy

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un’inspiegabile sofferenza.<br />

«Rinunciare ai gemelli? Perché dovresti?»<br />

«Un giorno, forse, te lo dirò.»<br />

Dopo questa risposta se ne andò. Io rimasi a chiedermi, dubbiosa,<br />

se le sue parole fossero vere. E, soprattutto, se la stessa cosa valesse<br />

anche per me.<br />

Konstantin<br />

Tristan e Albert erano sistemati su rigide sedie di plastica ad<br />

ascoltare le indicazioni che Hagen Meyer ci dava per l’indomani.<br />

Quel precisino di mio fratello appuntava tutto sulla sua immancabile<br />

agenda. Accanto a me, sul comodo divano del camerino, sedeva Derek.<br />

Aveva il volto pallido e stanco, e dedussi che doveva aver fatto<br />

le ore piccole.<br />

Mi sistemai meglio sul divano stiracchiandomi. Avevo dormito da<br />

schifo in quel sacco a pelo, ma sapevo che ne era valsa la pena. Avevo<br />

sentito per tutta la notte il cuore di Cathy che batteva. Una musica<br />

dolce. Tristan non aveva chiuso occhio come me. Aveva parlato a<br />

bassissima voce con Engel tutta la notte, pensando che io stessi dormendo.<br />

Mi guardai intorno accorgendomi che un’assistente di produzione<br />

piuttosto giovane e carina mi aveva adocchiato. Non smetteva di fissarmi<br />

con fare provocante. Annusai l’aria: nessun profumo speciale.<br />

E comunque non mi andava di farlo con un’umana. Anzi, non mi andava<br />

di farlo e basta.<br />

Così mi alzai di colpo e Hagen mi lanciò un’occhiataccia.<br />

«Vado a prendere un caffè», dissi, incurante del suo sguardo indagatore<br />

e mi diressi in corridoio, al distributore.<br />

Derek mi seguì. Quando fu vicino a me, senza dire una parola, mi<br />

rubò il bicchierino di caffè dalle mani e se lo scolò in un sorso.<br />

«Grazie, Konstantin. Ne avevo proprio bisogno!»<br />

«Oh, me ne sono accorto», dissi mentre inserivo altri cinquanta<br />

centesimi nel distributore. «Non hai dormito stanotte?» gli chiesi.<br />

«Ieri sera ho invitato una tipa in camera mia... Be’, abbiamo... In-

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