Parte prima - only fantasy

destinata preferita, la vittima designata, la mia piccola Cathy.
L’indomani, però, saremmo andati in Inghilterra e in Francia, a chiedere
l’alleanza degli altri Von Schaden. Tutti vampiri che, come noi,
avrebbero volentieri fatto a meno di quelle potenze divine che per
anni avevano dominato sul nostro mondo. In realtà, il compito più
difficile spettava a Engel: era volata in Transilvania, a cercare appoggio
presso i discendenti del conte Dracula, che in quanto a potenza
e prestigio non avevano nulla da invidiare ai vampiri superiori.
«Ce la faremo», disse Tristan. Era appena stato in comunicazione
telepatica con Camille. «Cinque australiani si uniranno a noi.»
«Cinque? Grandioso!» esclamai meravigliato.
«Sì, è un buon numero», confermò Tristan sedendosi accanto a
me. «Ti va un tè?» mi chiese.
«No, grazie.» Accarezzai il viso di Cathy, che riposava indisturbata.
«Andrà tutto bene, Konstantin», tentò di farmi coraggio mio fratello
poggiandomi una mano sulla spalla. «Ne abbiamo passate tante,
insieme. Supereremo anche questa.»
Le sue parole, però, non mi calmarono per niente. «Se solo dovesse
succederle qualcosa giuro che...»
«Lo so, Konstantin», mi interruppe lui. «Lo so», ripeté. «E non sarai
solo.»
«Ehi, ti voglio bene», mormorai, ma tanto lo sapeva già, non c’era
bisogno che glielo dicessi.
«Anch’io, lo sai.»
«Di’ la verità, fai tutto questo per me o per lei?» chiesi indicando
Cathy.
Tristan sorrise beffardo come se questa domanda fosse la cosa più
stupida che avessi mai detto. «Se ti rispondessi per tutti e due, ti andrebbe
bene?»
«No.» Ma sapevo che, alla fine, la risposta sarebbe stata quella.
«Be’, allora arrangiati.»
Sorrisi e chiusi gli occhi provando ad addormentarmi.
«Ah, Konstantin...» mugugnò mio fratello costringendomi a guardarlo.
«Comunque, principalmente, lo faccio per te.»
Mi dispiace, Tristan. Non sei mai stato bravo a mentire...