Parte prima - only fantasy

tempo, mi sentii bene con me stesso, e con tutto ciò che mi circondava.
«Dove siamo diretti?» chiesi a Cathy. Mi spiegò la strada e fui
sorpreso di constatare che non abitava lontano da mia madre. Anzi,
quando mi disse che era arrivata, ci trovavamo praticamente davanti
alla casa dove avevo passato la mia infanzia.
«Ecco, vedi... io abito lì», m’informò, indicando la casa di fronte
alla mia.
«Io invece abito lì.» E indicai la casa di mia madre.
Cathy mi guardò sbigottita. «Stai scherzando???»
«Adesso vuoi dire che non sono un tipo serio? Veramente lì ci vive
solo la mamma, ora. Io sto in una villa a Berlino, con Tristan. Ma
mi sento veramente a casa soltanto in quelle quattro mura di fronte
alle tue.»
«Capisco», disse lei sfoderando un sorriso d’intesa che mi lasciò
senza fiato.
Scese velocemente dalla macchina e chiuse la portiera. Fece il giro
per venire a salutarmi e io abbassai il finestrino.
«Grazie per il passaggio, Konstantin. Sei stato gentilissimo...»
«Ti faccio ancora paura?» scherzai.
«Brrrrr, ho i brividi!»
Poi se ne andò verso casa, non prima di avermi regalato un altro,
irresistibile sorriso.
Quando tornai a Berlino trovai Albert e Derek addormentati sul
divano in salotto, mentre Tristan ed Engel chiacchieravano fumando
una sigaretta. Non appena mi videro, si alzarono e mi vennero incontro.
«È vero, hai fatto presto», mi accolse Engel di buon umore.
«Cosa avete combinato ai poveri Albert e Derek?» chiesi allarmato.
«Calmati, Konstantin, stanno solo dormendo», rispose Tristan.
Engel si sporse e baciò mio fratello sulla guancia. «Io vado a nanna.
A domani, ragazzi.»
«Non rimani ancora un po’?» le domandai. Avevo voglia di stare
con lei.