Parte prima - only fantasy

Tristan
Quella notte non dormii neanche un secondo. Sapevo di aver fatto
una cosa assurda rivelando a Cathy la mia natura, ma non ne ero pentito.
L’unica mia preoccupazione adesso era la sua vita. In pericolo.
Mi ripromisi che l’avrei difesa contro tutto e tutti e che non le avrei
mai fatto torcere un capello.
Cathy pianse nel sonno tutta la notte; i suoi singhiozzi erano qualcosa
di orribile, che mi opprimeva il cuore. Poi pian piano, quando
già albeggiava, finalmente il suo pianto si calmò.
«Buongiorno», le sussurrai tra i capelli.
Lei nascose il viso nell’incavo del mio collo e me lo baciò. Chiamai
la reception per chiedere la colazione in camera. Non appena ebbe
bevuto il primo sorso di caffè, Cathy cominciò un implacabile interrogatorio.
Me lo aspettavo, e sapevo di non potermi sottrarre.
«Ma allora puoi mangiare cibo umano?» mi chiese.
«Io sì... I vampiri purosangue no», le risposi paziente.
«E quali sono le altre differenze tra i purosangue e i vampiri a metà?»
volle sapere.
«I purosangue non escono mai alla luce del sole, mentre noi, anche
se non l’amiamo, possiamo sopportarla. Inoltre non hanno liquidi
nel corpo, come ti ho detto ieri. Infatti non possono piangere.»
«Allora è per questo che Engel non viene mai a scuola quando c’è
il sole e non mangia mai quando è con me!» esclamò. Molte cose finora
rimaste in ombra cominciavano a chiarirsi nella sua testa.
«E da quanto tempo conoscete Engel? Lei è nata nella vostra stessa
epoca?» continuò.
«Conosciamo Engel da quattro secoli. Lei salvò Konstantin da un
branco di orsi affamati. È più vecchia di noi. È nata nel 1145.»
«Orsi?» domandò Cathy rabbrividendo.
«Orsi», ripetei. «Molti secoli fa, i vampiri ridussero un branco di
orsi in schiavitù, rendendoli bestie dannate. Gli orsi che discendono
da quell’antico branco sono tuttora animali maledetti. E sono i nostri
peggiori nemici.»
Cathy bevve un altro sorso di caffè e addentò una brioche. Più che