Parte prima - only fantasy

«Quando?» mi chiese cadendo dalle nuvole.
«Quando Konstantin è stato da me... lei è venuta a trovarti», dissi
innervosita.
«Ah, sì. È vero. Ma perché ti arrabbi?» mi domandò ingenuamente.
«Mi arrabbio perché non me l’hai detto! E perché ho fatto la figura
dell’idiota con Engel! E perché tu sai tutto di me e io invece non
so mai niente di te!» urlai.
Tristan sorrise e mi abbracciò forte. «Sei una sciocca. Engel è
sempre venuta da me, io non ho segreti per lei. Lei non li ha per me.
È la mia più cara amica. Ma se a te dà fastidio posso anche non vederla
più», dichiarò solennemente.
«Sai benissimo che non ti impedirei mai di vederla! Lasceresti la
tua migliore amica per me? Io non valgo così tanto...»
«Tu vali molto, molto più di quanto immagini,» disse sussurrandomi
all’orecchio. «Io ti amo.»
Nel sentire quelle due parole mi immobilizzai. Fui presa da un
senso di vertigine. Mi staccai lievemente da Tristan per guardarlo
negli occhi.
Gli baciai il collo, il viso, le palpebre e infine la bocca, socchiusa
e fredda. Finimmo a terra, uno sopra l’altro, e cominciammo a spogliarci
lentamente.
«Ti voglio», sospirò. E mi baciò con più passione, con più prepotenza.
Non erano più i baci dolci e premurosi che mi dedicava ogni
giorno. Erano baci famelici. Sì, aveva voglia di me esattamente quanto
io ne avevo di lui.
Vagò con la bocca sul mio corpo seminudo, fino a sfiorarmi i capezzoli.
Affondò le sue unghie nella mia carne, ma non sentii dolore.
Sentivo il mio desiderio farsi sempre più forte.
In un istante, Tristan fu dentro di me, con dolcezza, senza staccare
lo sguardo dal mio.
«Dimmi se ti faccio male», mi sussurrò.
«Tu... tu non mi fai male. Mai.»
Lo sentivo teso sopra il mio corpo. Aveva paura: un solo passo
falso e la sua forza sovrumana mi avrebbe uccisa. Ma io non lo temevo.
Mi fidavo di lui.