Parte prima - only fantasy

corto lui della traccia. Senza rendermene conto gli strinsi forte il
braccio. Konstantin non si mosse.
«È in pericolo?» chiesi spaventata, e sentendomi un po’ in colpa.
Il mio compito doveva essere quello di uccidere bestie nemiche degli
uomini. Cioè i vampiri e gli orsi. Al momento non si poteva dire che
stessi facendo il mio dovere. Anzi.
«No, non credo», rispose Mohdi, calmissimo. «In questo periodo
dell’anno gli orsi sono tranquilli. E quello che ha lasciato la traccia
sarà ormai lontano. Vedrai che il tuo amico arriverà presto. Catherine,
per favore, invece di perderci in chiacchiere, perché non iniziamo?»
Annuii lanciando a Konstantin uno sguardo interrogativo. Era perso
nei suoi pensieri e non si era neanche accorto delle mie mani che
continuavano a stringergli il braccio destro. La sua mente era assorta
in qualcosa che non potevo immaginare e lui sembrava lontano chilometri.
«Konstantin?» provai a chiamarlo.
«Ssst», mi rimproverò Mohdi. «È in trance. Si sta collegando telepaticamente
con il gemello.»
Improvvisamente il corpo di Konstantin si scosse con vigore e lui
ritornò finalmente alla realtà. Guardò Mohdi in cagnesco e parlò con
uno strano tono minaccioso che non gli apparteneva: «Vecchio, come
sai dei poteri telepatici che abbiamo io e mio fratello?»
Mohdi sorrise benevolo. «Semplice... siete gemelli e... vampiri.
Qualche dote particolare dovete pur averla. Voi non lo sapete, ma io
vi ho studiato molto, in questi lunghi anni. E ho compreso molte cose
di voi.»
Il labbro inferiore di Konstantin tremò. Poi, ignorando Mohdi, si
voltò verso di me, con un’espressione accigliata. «Cathy, mi lasci il
braccio, per favore? Mi stai stritolando!»
Lo liberai dalla stretta e indietreggiai imbarazzata. Sul suo volto si
dipinse il solito sorriso beffardo e, stranamente, intravidi anche sul
viso di Mohdi un piccolo accenno di sorriso.
Era un rincorrersi, una girandola continua e frenetica da cui non
dovevo lasciarmi imprigionare. Era strano vedere Konstantin muo-