Parte prima - only fantasy

«Sì, noi. L’aiuteremo a prepararsi», annunciò quasi con entusiasmo.
«Anch’io voglio venire», affermò Andreas.
«No... tu pensa a tenere a bada Engel. Non credo sarà molto contenta
di tutte queste novità», osservò Tristan pensieroso.
Annuii e Andreas tacque. Tutti e tre ci chiedemmo come Engel
avrebbe preso la notizia.
Cathy
Non smise di piovere per tutta la giornata. Era una domenica davvero
deprimente. In casa, tanto per cambiare, non c’era nessuno. La
finestra della mia camera era come al solito spalancata, nonostante
spifferi di vento freddo vi entrassero prepotenti.
Ero seduta alla scrivania, immersa in un problema di chimica,
quando sentii la tenda agitarsi freneticamente. Mi girai e vidi Engel,
il volto nascosto dai capelli.
«Oh!» esclamai sorpresa.
«Ciao, Cathy. Come stai?» sibilò. Alzò il viso e mi accorsi che era
scarno e stanco.
«Io bene... Tu non sei nella forma migliore...» osservai.
«Ho avuto delle notti agitate», si giustificò. «Sono venuta a prenderti.
Questa sera i ragazzi hanno un concerto e Tristan mi ha detto
che non poteva passare da te... così ha mandato me... La cosa strana è
che non mi ha nemmeno chiamato per dirmelo, mi ha mandato un
sms», disse perplessa.
«Be’, si vede che aveva molto da fare.»
«Sì... può darsi.» Engel mi guardò di sbieco. «Ma tu devi prepararti,
no?»
Guardai la mia amica con maggiore attenzione e improvvisamente
capii. Ecco perché Tristan non l’aveva chiamata: non voleva parlarle,
voleva che fossi io a informarla della mia... natura.
Mi diedi della stupida per non averci pensato prima. Engel mi rivolse
un’espressione interrogativa.
«Cathy, ma che hai?» mi chiese.