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Parte prima - only fantasy

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Tornò pochi minuti dopo con un vassoio invitante.<br />

I gemelli si ingozzarono ingurgitando qualcosa come sei toast per<br />

ciascuno, uno dopo l’altro. Io mi limitai a due. Engel, invece, non<br />

mangiò nulla, come al solito.<br />

Konstantin, con la bocca completamente piena, bofonchiò qualcosa.<br />

«Per l’amor del cielo, ma soprattutto nostro, ingoia <strong>prima</strong> di parlare»,<br />

lo rimproverò Engel, anche se nella sua voce vibrava una nota di<br />

dolcezza.<br />

Konstantin deglutì da bravo bambino e suo fratello fece per pulirgli<br />

la bocca con il tovagliolo. Tutti e tre scoppiammo a ridere a quella<br />

scena.<br />

«Dicevo...» riprese Konstantin. «Lunedì sera abbiamo un concerto<br />

qui vicino. Allo stadio di Seeburg.» Poi si rivolse a me. «Engel dice<br />

che non riesce a godersi i concerti se sta dietro le quinte, quindi vi ho<br />

procurato due posti nel parterre, nella zona riservata ai fotografi. Così<br />

almeno non rischiate la vita in mezzo a quelle pazze delle nostre<br />

fan!»<br />

«Già», confermò Tristan, dando l’ultimo morso all’ultimo toast.<br />

Dopo un po’ riprendemmo a guardare il film e io mi resi conto di<br />

essere stanca. Mi ritrovai a mia volta con la testa sulla spalla di Tristan.<br />

Silenziosamente, lui mi passò una mano tra i capelli. Mi domandai<br />

se Konstantin avesse visto la scena. Sperai di no.<br />

Quando il DVD finì rimanemmo a chiacchierare. Passarono ore.<br />

Parlammo di tutto e di niente. I miei amici vollero sapere della mia<br />

vita <strong>prima</strong> di venire in Germania. E così rivelai i motivi della mia<br />

scelta: raccontai di Mirko e delle serate passate a piangere per colpa<br />

sua. Leggevo sui volti di tutti e tre un calore e un’empatia che mi facevano<br />

sentire capita.<br />

Andammo a dormire molto tardi. I gemelli si coricarono a terra,<br />

nei sacchi a pelo. Io, invece, mi infilai sotto le lenzuola accanto a<br />

Engel, che si addormentò subito. Quando i miei amici pensavano che<br />

ormai stessi dormendo anch’io, li sentii sussurrare a bassissima voce.<br />

«Konstantin, tu ci pensi mai a come siamo stati felici da bambini,<br />

io e te?» chiese Tristan dolcemente.<br />

«Già. Ma ora siamo grandi», tagliò corto Konstantin con una voce

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