Parte prima - only fantasy

appena pulito le ferite e lei non se n’era neanche accorta. Si era lasciata
spogliare e lavare senza dire una parola. Mi sentii maledettamente
in colpa e sapevo che anche Tristan ce l’aveva con me: avevo
strapazzato la sua piccola e fragile Cathy.
«Scusa», dissi abbassando lo sguardo.
Tristan annuì, continuando ad accarezzarla. Mi accorsi a malincuore
che le sue mani sul corpo di lei mi infastidivano. Eppure li
avevo già visti insieme... Ormai avrei dovuto essere abituato. E invece,
ogni carezza di mio fratello era come un colpo di frusta. Non
avevo mai provato una cosa del genere e ne ero sorpreso io per primo.
«Ci pensi mai a come è cambiata la nostra vita in questi ultimi
mesi?» mi chiese mio fratello senza guardarmi.
«Ogni giorno», sospirai.
«E?...»
Non capivo dove voleva arrivare. «Be’, credo che forse sarebbe
stato meglio se Cathy fosse rimasta in Italia. Sarebbe stato tutto molto
più semplice...»
Tristan mi guardò e vidi una piccola, minuscola lacrima incastrata
fra le sue lunghe ciglia.
«Tu... cosa provi per lei?» mi domandò all’improvviso. La sua
voce era calma, come se la cosa non riguardasse la sua ragazza.
«Io... be’, io... non lo so», ammisi francamente.
La lacrima scese giù, fino all’angolo delle labbra. «Io invece lo so.
Lo so molto bene, Konstantin. Io la amo. Sarei pronto a morire per
lei, la amo più della mia stessa vita. So che non potrò averla per
sempre, ma... sono pronto a combattere per lei, per tenerla accanto a
me finché sarà possibile.»
La sua sicurezza mi inquietò. Io non lo sapevo, qual era il sentimento
che mi legava a Cathy. Non ne avevo idea, o forse semplicemente
non riuscivo a definirlo. Amicizia? Simpatia? Attrazione?
Amore? Macché... Non ero il tipo che si innamorava così facilmente.
Anzi, io non ero il tipo che si innamorava e basta.
Ma allora perché ogni volta che stavo con lei mi sentivo in paradiso
e ogni volta che la vedevo con Tristan tornavo all’inferno?
«E se fosse lei a lasciarti? Se fosse lei a scegliere un altro... tu co-