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Parte prima - only fantasy

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in giro.»<br />

Lo ringraziai, mentre sentivo la tensione salire e qualcosa di molto<br />

vicino al panico impossessarsi di me. Mi affacciai sulla porta e mi<br />

accorsi con orrore che gli occhi dei presenti erano tutti puntati su di<br />

me. Deglutii a fatica e feci per entrare, ma mi accorsi che le gambe<br />

non rispondevano ai miei comandi. Rimasi un’infinità di tempo ferma<br />

sulla porta, immobile, con tutti che mi guardavano.<br />

All’improvviso, qualcuno mi prese per mano e mi spinse delicatamente<br />

verso l’interno. Mi voltai meravigliata. Una ragazza bellissima,<br />

con un viso così delicato da sembrare fatto di carta velina, mi<br />

sorrideva gentilmente.<br />

«Andiamo a sederci?»<br />

Annuii. Di fronte a quella stupenda creatura mi sentivo emozionata<br />

e quasi in soggezione. Ma chi era? Sentivo la mia mano tremare<br />

nella presa salda della sua. Ci sistemammo all’ultimo banco e notai<br />

con sollievo che il resto della classe si era già dimenticato di me, e<br />

che ciascuno era tornato a occuparsi degli affari propri. Mi sedetti in<br />

silenzio, senza dire una parola. Ero così intimidita dalla bellezza e<br />

dalla sicurezza di questa ragazza che lì per lì nemmeno mi chiesi<br />

come mai fosse stata tanto gentile, e perché avesse voluto sedersi<br />

proprio vicino a me. Forse era nuova anche lei?<br />

Guardandomi intorno mi accorsi che le ragazze erano tutte vestite<br />

allo stesso modo, con camicette e gonne di colori spenti, come se<br />

fossero in divisa. E anche i ragazzi sembravano tutti molto formali.<br />

Scossi la testa, un po’ scoraggiata. Ma poi vidi, alla mia destra, due<br />

occhioni verdissimi che mi fissavano sorridenti, mentre lunghi, soffici<br />

capelli biondo cenere ricadevano gentili sulle spalle minute della<br />

ragazza che mi aveva salvato dall’imbarazzo. Lei, sempre sorridendo,<br />

tese la mano verso di me.<br />

«Piacere, sono Engel. Tu devi essere Cathy, la ragazza italiana!»<br />

Mi meravigliai che sapesse già il mio nome. Ma ciò che mi colpì<br />

ancora di più fu il suo, di nome.<br />

Engel.<br />

Le si addiceva perfettamente: quella ragazza aveva le fattezze di<br />

un angelo. Non riuscivo a staccare gli occhi dal suo viso regolare e...<br />

semplicemente incantevole. Mentre il professore di letteratura tede-

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