Parte prima - only fantasy

Avvicinai di nuovo il cellulare all’orecchio con un gesto meccanico
e dissi con voce stranamente ferma: «Non ti muovere... Cinque
minuti e sono da te».
Chiusi la comunicazione senza aspettare una risposta e rilessi quel
maledetto pezzo di carta.
Hai vinto. È tua.
Cathy
Furono i cinque minuti più lunghi della mia vita. Mi appostai davanti
alla finestra aperta fregandomene del freddo e del vento, e
aspettai Konstantin con impazienza. Poi lui comparve sul ramo
dell’albero che si allungava verso la mia stanza, e con un salto finì
acquattato sul pavimento.
Non appena si rialzò mi precipitai fra le sue braccia. Lo strinsi forte
a me e mi resi conto che lui non si aspettava affatto una reazione
del genere. Rimase immobile, ma non mi scansò. Appoggiai la testa
sul suo petto. Avevo bisogno di qualcuno che mi desse sicurezza.
Avevo bisogno di qualcuno che non mi facesse sentire sola. Avevo
bisogno di lui.
Konstantin parve accorgersene, e infatti, piano piano, sentii le sue
braccia incerte cominciare a cingermi le spalle. Sorrisi tra me e mi
sentii d’improvviso felice. Forse perché, finalmente, ero riuscita a
farmi dimostrare un po’ di affetto anche da lui.
Poi si scostò con dolcezza e mi guardò negli occhi. Il suo sguardo
mi fece quasi male.
«Cos’è successo?» sussurrai sperando di non spezzare la strana
magia di quell’istante.
«Tristan... è partito, credo. Mi ha lasciato questo.» Mi mostrò un
piccolo pezzetto di carta che non feci fatica a decifrare, vista la grafia
sottile e precisa di Tristan.
«Partito? Per dove? Che significa questo messaggio?» domandai a
Konstantin. Non ci capivo nulla.
«Rispondimi sinceramente Cathy», disse Konstantin ignorando la