Parte prima - only fantasy

di», fece Tristan incontrando gli occhi saggi del vecchio.
«Uhm... è proprio quello che mi ci vuole. Distenderò per bene i
muscoli e poi potremo tornare a casa.» Ero tranquilla, finché sentii
dei piccoli, inquieti colpi di tosse.
«Cosa c’è, Konstantin?» gli chiesi.
«Non credi che sia meglio se resti qui a esercitarti un altro po’?»
Bastò un’occhiataccia di Tristan per metterlo a tacere. Guardai
Mohdi con aria interrogativa e lui alzò le spalle.
«Come vuoi tu», disse. «Lo sai anche tu che il lavoro che ti aspetta
è molto. E difficile.»
Sospirai rassegnata e mi diressi verso il bagno lanciando tutte le
maledizioni che conoscevo contro Konstantin. Tanto, non avrebbero
avuto alcun effetto sulla sua pelle marmorea: a volte tornava utile essere
uno stupido vampiro.
Tristan
La giornata fu così faticosa che quando, a sera inoltrata, mi caricai
Cathy in spalla per riportarla a casa, lei si addormentò di botto,
piombando in un sonno profondissimo.
Io e mio fratello eravamo troppo stanchi per volare, e camminavamo
velocemente attraverso la foresta evitando di fare il minimo
rumore. Il respiro regolare di Cathy era una gioia per il mio olfatto e
il battito del suo cuore era musica per il mio udito.
Konstantin non fiatava, si limitava a camminarmi accanto, voltandosi
spesso indietro. C’era qualcosa di molto strano in lui.
Un rumore improvviso catturò la mia attenzione. Mi fermai di
colpo e mi accorsi che Konstantin aveva fatto lo stesso.
«Cosa è stato?» gli chiesi.
«Non ne ho idea... ma qualcuno ci sta seguendo... già da un pezzo»,
rispose esitando.
«Cioè... tu te n’eri accorto e non mi hai detto niente?»
«Credevo fosse un animale. Ma a quanto pare non è così...» si
giustificò.
Sbuffai, feci scivolare Cathy dalle mie spalle, attento a non sve-