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Parte prima - only fantasy

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e tornai in camera gocciolando sul pavimento.<br />

«Ma che cav...!» mi scappò quando mi accorsi che, seduto sul letto<br />

dove avevo visto tante volte Tristan, c’era la sua copia... diversa.<br />

«Già qui?» domandai imbarazzata, controllando di essere abbastanza<br />

coperta dall’asciugamano.<br />

Konstantin rise. «Non dirmi che ti vergogni! Non sei la <strong>prima</strong><br />

donna nuda che vedo.»<br />

«A parte che non sono nuda...» replicai. «E comunque, per distinguermi<br />

dalla folla delle tue donne, mi copro il più possibile!» Gli feci<br />

una linguaccia e mi accorsi che Konstantin, invece di ridere, si era<br />

fatto serio.<br />

Si alzò e mi venne incontro. Io indietreggiai così velocemente che<br />

per poco non caddi inciampando nell’asciugamano.<br />

Mi ritrovai con le spalle al muro come mi era già successo in sua<br />

presenza. Non sapevo perché, ma quel ragazzo riusciva sempre a<br />

mettermi alle strette.<br />

«Konstantin...»<br />

«Mi prometti che rimani immobile, adesso?»<br />

Un brivido mi percorse la schiena. Cosa aveva intenzione di fare?<br />

«Be’... no...»<br />

«Ma come... non ti fidi più di me?» chiese facendosi sempre più<br />

vicino.<br />

Quando fu a pochi centimetri, riuscii a sentire il suo profumo di<br />

mare e di bosco, un aroma selvaggio che aveva il potere di annullare<br />

la mia volontà.<br />

«No...» sussurrai mentre le sue labbra fredde come la neve cominciavano<br />

a sfiorarmi piano il collo, con una delicatezza infinita.<br />

«K... Konstantin...»<br />

«Ssst...» Per un attimo esitò tornando a fissarmi negli occhi. La<br />

sua espressione era un misto di compiacimento e tristezza. «Io non<br />

sono Tristan, Cathy. Posso perdere il controllo da un momento<br />

all’altro. Capisci... da un momento all’altro.»<br />

Lo guardai, improvvisamente piena di rabbia mista a un qualcosa<br />

che ormai conoscevo bene: desiderio. Perché mai mi esponevo a un<br />

tale rischio? Possibile che fossi così stupida e... debole?<br />

«Konstantin», replicai, cercando di sembrare convinta, e staccan-

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