Parte prima - only fantasy

Tristan
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New Year
Engel mi venne vicino con in mano il bicchiere pieno di spumante.
«Muoviti Tristan, bevi, bevi», mi incitò mettendomi sotto il naso
il suo bicchiere.
«Engi... e dai, ormai sarà il terzo.»
«Sì, sì, ma lo sai che io non posso berli... E se non finisco il mio
spumante, sia Albert sia Derek cominciano a rompere le scatole.
Quindi è meglio se questo bicchiere lo finisci tu, credimi.»
Alzai gli occhi al cielo. «Ma così ricominciamo ogni volta daccapo!
Albert verrà e ti verserà altro spumante. Tu verrai da me e mi obbligherai
a berlo. Io inizierò a blaterare e ridacchiare sbronzo come
un deficiente.»
«Sai com’è... Quest’anno non c’è Konstantin», mi ricordò cattiva.
«Se c’era, tutti questi bicchieri se li scolava lui senza fare una piega.»
Nella sala gente sconosciuta saltava e ballava a ritmo di musica,
ignorando passato, presente e futuro, e aspettando una mezzanotte
che ogni anno avrebbe dovuto cambiare loro la vita.
Guardai fuori dalla finestra. E dietro quei vetri? Là fuori c’era il
mondo. Un mondo vario, e proprio per questo, bello. E c’era lui, la
mia metà, forse con lei. Mi faceva male pronunciare dentro di me i
loro nomi quasi quanto ricordare i loro volti. Ma non potevo ingannare
me stesso. Mi bastava guardarmi allo specchio per vedere sul
mio viso gli stessi tratti di mio fratello. E se poi mi osservavo attentamente
potevo scorgere nei miei occhi marroni un bagliore che avevo
visto infinite volte nello sguardo del mio gemello.
«Dai Tristan, c’è la samba, fammi ballare!» Engel mi prese per