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Parte prima - only fantasy

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Cathy<br />

Scesi al piano terra e mi precipitai fuori di casa. Mi maledissi per<br />

non aver preso il giubbotto: tirava un vento freddissimo.<br />

Vidi Tristan venirmi incontro. «Ciao, amore!» esclamò abbracciandomi.<br />

La sua dimostrazione d’affetto così energica e disperata mi sorprese.<br />

«Ciao... tutto bene?»<br />

«Oggi mi sei mancata da morire...»<br />

«Anche tu.»<br />

Si accorse che tremavo e si tolse il giubbotto di pelle appoggiandolo<br />

sulle mie spalle. Me lo infilai. Rientrammo insieme in casa. La<br />

mamma era al lavoro, e Matt aveva portato Joel a mangiare la pizza.<br />

Solo Pfeffer era rimasto a farmi compagnia, e si mise a scodinzolare<br />

tutto allegro quando rientrai con Tristan. Salimmo in camera mia e<br />

io, infreddolita, accesi il riscaldamento e cercai un pullover. Poi mi<br />

misi sul pavimento a gambe incrociate, accanto a Tristan. Aveva lo<br />

sguardo cupo.<br />

«Che hai?» gli chiesi. In realtà sapevo benissimo che al mattino<br />

aveva visto Konstantin per le prove, e che era quella la ragione della<br />

sua sofferenza.<br />

«Niente amore... Sono solo stanco. Sono tornato due ore fa dallo<br />

studio e non mi sono ancora riposato», mentì.<br />

Sospirai. «Hai parlato con Konstantin?»<br />

«No», rispose. «Cioè... abbiamo parlato delle cose di lavoro... non<br />

di noi.»<br />

«E perché?»<br />

«Perché non c’è più nulla che ci lega», rispose amaramente.<br />

«Tristan... siete fratelli. Gemelli», gli rammentai. «E se io sono il<br />

problema allora...»<br />

«Non sei tu», mi interruppe. «In realtà sei stata solo la goccia che<br />

ha fatto traboccare il vaso. Le cose non andavano bene già da <strong>prima</strong>.»<br />

«Uhm...» mugugnai poco convinta.<br />

Tristan mi si avvicinò. Mi baciò piano le labbra e poi il collo.<br />

«Hai sete?» gli chiesi tranquilla.

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