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Parte prima - only fantasy

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«E come fai a sapere che sono di Napoli?» lo incalzai, ancora più<br />

curiosa. Lui mi scoccò un’occhiata colpevole, terribilmente seducente.<br />

«Engel...»<br />

Risposta ovvia ed esauriente.<br />

Mi girai di nuovo verso le onde e rimasi nel suo abbraccio, a cercare<br />

altre stelle cadenti per altri desideri.<br />

Tristan<br />

Cathy fissava il cielo, e i suoi capelli ricadevano sul mio petto,<br />

come una cascata morbida. Sentivo il suo profumo, ma stranamente<br />

riuscivo a resistervi. All’inizio mi era sembrato di impazzire, ma poi<br />

ero riuscito a calmarmi. Avevo scoperto che più le stavo accanto, più<br />

mi era facile controllare le mie pulsioni. Dopo un po’ Cathy si alzò. I<br />

suoi occhi blu mi guardavano profondi, puliti e sinceri.<br />

«Forse è meglio se torniamo», disse a un tratto.<br />

Facendo leva su un braccio, mi alzai anch’io. «Hai ragione. Tu<br />

domani hai scuola, vero?»<br />

«Purtroppo. E per colpa tua dormirò durante le lezioni!»<br />

Risi e la presi per mano, guidandola verso la macchina. Ci aspettavano<br />

diverse ore di viaggio. Cathy dormì lungo tutto il tragitto.<br />

Averla accanto mi faceva bene, mi faceva sentire più vivo, più... vero.<br />

Quando fummo a casa sua e spensi il motore, si svegliò di colpo e<br />

mi guardò con occhi pieni di sonno.<br />

«Siamo arrivati», le dissi accarezzandole il viso. Lei si stiracchiò.<br />

Quando stavo per ritirare la mano, mi trattenne e mi baciò il palmo.<br />

Un brivido mi percorse la schiena. Scesi dall’auto e l’accompagnai<br />

alla porta, reggendola tra le braccia. Moriva di sonno e questo mi<br />

riempiva il cuore di tenerezza. L’aiutai a trovare le chiavi, ma quando<br />

feci per andarmene, lei mi tirò a sé e mi abbracciò forte, sussurrandomi<br />

nell’orecchio un dolcissimo: «Grazie, Tristan». Io le strinsi<br />

la mano, e mi allontanai. Partii solo quando la vidi entrare in casa.<br />

Ora era davvero al sicuro.

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