Parte prima - only fantasy

ile, distesa nella posizione in cui avevo allontanato la vampira. Non
sentivo più il mio fiato, non stavo respirando. Lentamente la vista
cominciò a offuscarsi. Chiusi gli occhi, non prima però di vedere la
figura dell’angelo profilarsi sopra di me. Urlava il mio nome disperato.
Quando ripresi conoscenza mi domandai se tutto quello che era
successo non fosse stato altro che un brutto sogno ma, a giudicare dal
mio braccio fasciato, non doveva essere così. Provai ad alzarmi, la
testa mi girava in modo spaventoso.
«Resta lì», mi intimò quella voce calda, piena di preoccupazione,
che avevo sentito nel bosco.
Mi sporsi alla mia destra e notai una sagoma conosciuta sulla sedia
accanto al letto.
Non poteva essere vero.
Non poteva essere lui.
«Tristan?» lo apostrofai tentando di sollevarmi quel poco che potevo.
Lui si girò verso di me con le lacrime agli occhi.
«Tristan», ripetei come di fronte a una visione. Avevo sperato che
fosse lui. Avevo immaginato così tante volte il momento in cui
l’avrei avuto di nuovo davanti a me, che ora non mi sembrava possibile
che stesse accadendo. Non poteva essere vero. Solo io sapevo
quanto mi era mancato.
«Hai perso molto sangue», disse alzandosi. «Camille non sapeva
nulla, non l’ha fatto apposta. Non prendertela con lei», aggiunse abbassando
lo sguardo.
«Camille?» domandai confusa.
«È un’amica di Engel. Una vampira che caccia con noi, da un
po’.»
«Capisco», sibilai. Sentivo il mio braccio andare a fuoco. «E Abbie?
Come sta?» domandai ricordandomi a un tratto della mia compagna.
«L’altra Predestinata? Sta bene. Riposa nella stanza accanto. Poco
fa si è lamentata perché si trova nel covo dei nemici», disse ridendo
piano.