Parte prima - only fantasy

la vicinanza non si sarebbe potuta ripetere altre volte.
«Più ti sono vicino e più è facile. Mi sto abituando a te, ma domani
sarà più difficile...»
«Allora facciamo in modo che domani non arrivi mai... Non andiamo
più via di qui», sussurrai come se fosse una preghiera.
Tristan mi baciò di nuovo le labbra. «Mi piacerebbe, Cathy. Ma è
necessario... Purtroppo nella mia vita ci sono cose che...»
«Certo, le fan, il lavoro...» dissi, delusa.
«Ed Engel e Konstantin...» proseguì Tristan. «Non parlo con lui
dal giorno del concerto. Per me è molto doloroso.»
«Gli dirai di noi?» domandai all’improvviso.
Konstantin avrebbe capito? Sarebbe riuscito a essere felice per
noi?
«Dipende dall’umore che avrà quando lo vedo... Sarà già terribile
dovergli confessare che ora tu sai del nostro segreto...» Tristan si alzò
e mi porse la mano. La presi e con l’aiuto della sua forza fui in
piedi in un istante. Mi sfiorò i capelli che giocavano leggeri con il
vento e li chiuse nel palmo della sua mano affusolata. Mi prese il viso
tra le mani e mi baciò ancora, questa volta con una passione ardente
e disperata, prima di riportarmi a casa.
Tristan
Aprii la porta e l’inconfondibile profumo della pizza mi inondò le
narici. Andai in cucina e vidi Konstantin seduto su uno sgabello in
compagnia di Albert, Derek e Andreas, un nostro vecchissimo amico,
vampiro purosangue.
«Quale onore!» mi apostrofò Andreas appena mi vide. «Pensavamo
che il principino non ci degnasse più della sua presenza!»
«Mangiate pizza di mattina?» chiesi ignorandolo.
«Be’... in realtà è quasi ora di pranzo», mi fece notare Derek con
la bocca piena.
Konstantin stava bevendo una birra e contemporaneamente parlava
al cellulare. Sembrava sereno: rideva, scherzava, ammiccava.
«Con chi è al telefono?» chiesi ad Albert.