Parte prima - only fantasy

«Ma non è così! Con Engel non è mai stata una cosa seria», tentai
di difendermi, invano: sapevo benissimo che Cathy aveva ragione.
Tristan alzò gli occhi al cielo. «E comunque anche se ci fossero
loro due, saremmo pochi.»
«Cosa vuoi dire? Vuoi forse farmi capire che non c’è scelta? Battersi
o non battersi è la stessa identica cosa?» chiesi con rabbia.
«A questo punto, sì», decretò mio fratello. «L’unica soluzione sarebbe
chiedere aiuto ad altri, raccogliere il maggior numero di combattenti,
ma dubito che qualcuno della nostra specie si schieri contro
le sue stesse divinità.»
«E se non fosse qualcuno della vostra specie?» intervenne Cathy.
«Se fosse qualcuno che i vampiri superiori temono e al contempo rispettano?»
«Di cosa stai parlando?» domandai senza capire.
«Di chi, vorrai dire», mi corresse Tristan.
«Shot. Jonathan Shot e il suo branco.»
Sia io sia Tristan ci irrigidimmo all’istante. «Mai!» esclamammo
all’unisono.
«Fatemi almeno provare», ci pregò Cathy fissandoci intensamente
con quei suoi irresistibili occhi blu.
Tristan sospirò. «Be’, a questo punto... Visto che non abbiamo
scelta, potrebbe anche essere un’idea...»
Mi girai verso di lui scandalizzato. «Ma che accidenti ti prende,
Tristan? Ti sei bevuto il cervello?»
Il mio gemello digrignò i denti, sbattendo il pugno sul tavolo. Un
po’ di cioccolata bollente traboccò dalla tazza. «È l’unica soluzione
che abbiamo, Konstantin!»
«No, non è vero. Ci sono le altre Predestinate! E poi io conosco
molti vampiri che ci aiuterebbero volentieri a togliere di mezzo quei
quattro montati che si credono migliori di noi solo perché discendono
dalla stirpe dei Demoni!»
«Konstantin!» mi rimproverò Cathy trattenendomi per un braccio.
«Lascia che ci provi, almeno. E se si rifiuterà di aiutarci, pazienza.
Qui non è in gioco solo la mia vita, ma anche la vostra... visto che mi
avete protetta fino adesso!»
«E va bene, ma non ci andrai da sola», mi costrinsi a concedere