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Parte prima - only fantasy

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un’umana. Noi siamo immortali. Ho visto tante ragazze passare nel<br />

tuo letto e sono sempre stata in silenzio ad attendere...»<br />

A quel punto Engel si alzò, e mi fu di fronte. Aveva le labbra rosso<br />

ciliegia e la pelle lattea. Mi abbracciò forte e avvicinò le labbra al<br />

mio collo. Io rimasi fermo, e mentre la sua bocca frugava la mia pelle,<br />

cercando il mio viso, mi sentivo impazzire di desiderio. Finalmente<br />

le sue labbra trovarono le mie, schiuse e pronte a regalarle un bacio<br />

vero.<br />

Fu un bacio dolcissimo. Tenero e un po’ insicuro. Quasi fossimo<br />

stati due adolescenti alle prime armi.<br />

Ma non lo eravamo. Eravamo vecchi di secoli, eppure l’amore<br />

riusciva ancora a emozionarci.<br />

Engel si allontanò di pochi centimetri dal mio viso e mi guardò<br />

negli occhi. «Vuoi fare l’amore con me, Konstantin?» mi chiese seria,<br />

mentre cominciava già a sbottonarsi la camicetta.<br />

Annuii, estasiato da quella visione, e cominciai a spogliarmi<br />

anch’io. Ci ritrovammo nudi. Le mie mani vagarono intimorite ma<br />

sapienti sul suo giovane corpo. Engel mi strinse al seno e mi baciò<br />

tenendomi per la testa, quasi timorosa che potessi volare via da un<br />

momento all’altro.<br />

Il nostro amore durò a lungo, e quando finimmo io mi abbandonai<br />

tra le sue braccia come un bambino, perduto in un piacere senza ricordi,<br />

senza tempo. Il suo corpo era stranamente caldo, e la sua bocca<br />

gelida. La sentivo sorridere nell’ombra della stanza, mentre mi accarezzava<br />

i capelli dolcemente.<br />

«Domani sarà tutto finito», disse con tristezza. Io finsi di dormire.<br />

Cathy<br />

Quel pomeriggio avevo troppe cose per la testa e poca voglia di<br />

studiare e così, per la <strong>prima</strong> volta da quando ero in Germania, ripresi<br />

in mano la chitarra che giaceva solitaria nella sua custodia, in camera<br />

mia. Cominciai a strimpellare un motivetto senza seguire lo spartito e<br />

quando mia madre mi chiamò per la cena scesi di malavoglia. Ero già<br />

in pigiama.

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