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Parte prima - only fantasy

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correndo veloce, nella speranza di non venire intercettato da mio fratello.<br />

Cathy<br />

Quella mattina non andai a scuola. Erano le undici quando aprii<br />

gli occhi: evidentemente mia madre se n’era fregata di venire a svegliarmi.<br />

Però mi aveva lasciato un biglietto sul comodino.<br />

Cathy, la prossima volta che torni così tardi, mandami almeno un<br />

sms! Siamo stati in pensiero per te! Mamma<br />

Quando scesi al piano di sotto la casa era vuota. Ne fui sollevata.<br />

Mi affacciai alla finestra del soggiorno. Chissà se quella mattina Engel<br />

era venuta a prendermi... Poi notai la villa di fronte e ricordai ciò<br />

che mi aveva detto Konstantin: era la loro casa. La casa d’infanzia<br />

dei gemelli Von Schaden. Cercai di immaginarli dietro quelle tende<br />

bianche di pizzo, oppure su una bicicletta in cortile. In fondo, erano<br />

stati anche loro bambini... Eppure entrambi sembravano avere già<br />

vissuto molto. Avevano un paio d’anni più di me, ma in confronto ai<br />

ragazzi della stessa età che conoscevo a Napoli, loro erano già uomini.<br />

In quel momento, qualcuno spostò da un lato la tenda della finestra<br />

di fronte. Dietro il pizzo apparve il volto serafico di Konstantin.<br />

La sua cresta bionda, quasi sempre perfetta, era pettinata all’indietro,<br />

e gli dava un’aria da duro che si combinava divinamente con la sua<br />

solita faccia da schiaffi. Indossava una canotta bianca aderente, che<br />

metteva in mostra il fisico asciutto e scolpito. Avvampai d’imbarazzo<br />

e mi accorsi di tremare. Konstantin si girò nella mia direzione e,<br />

quando mi vide, mi sorrise scoprendo la dentatura bianca e perfetta.<br />

Alzai la mano e la mossi impercettibilmente in segno di saluto. Mi<br />

domandai se da lì riuscisse a sentire che tremavo. Qualche secondo<br />

dopo la tenda tornò al suo posto e il suo viso scomparve. Rientrai in<br />

casa, turbata da quell’apparizione.<br />

Non sapevo perché fossi così scossa, ma di una cosa ero sicura:

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