Parte prima - only fantasy

Konstantin
43
Lei è nostra
L’orso avanzò lentamente nella nostra direzione. Le spaventose
fauci si aprivano su una fila enorme di denti aguzzi. Sentii Tristan
dietro di me che si avvicinava fino a raggiungere il mio fianco. La
belva era sola e battendoci entrambi saremmo riusciti ad avere la
meglio. Ma stavolta era più difficile: una sola mossa sbagliata e con
noi sarebbe morta anche Cathy. Tristan, come se avesse sentito i miei
pensieri, sibilò piano e la strinse più forte al suo petto. Cathy dormiva
tranquilla e ignara tra le sue braccia, stremata per le fatiche
dell’esercitazione.
Poi, all’improvviso, la gigantesca sagoma dell’orso si dissolse. Al
suo posto prese forma un corpo.
«Von Schaden!» gridò Jonathan Shot con un ghigno sulle labbra.
Era lui, avrei dovuto capirlo subito.
Si rivolse a mio fratello. «E così, la feccia che sta con la Predestinata
sei tu! D’altra parte, solo uno come te avrebbe potuto tenerci
tanto a una nemica.»
Poi spostò lentamente il suo sguardo verso di me e sorrise ancora
una volta. «Ci si rivede, Konstantin.»
Ringhiai così forte che temetti di aver svegliato Cathy. Dal volto
di Shot scomparve all’istante quell’odioso sorriso.
«Sapevo che non potevi essere tu quello che la Predestinata tiene
in pugno», disse serio, senza smettere di guardarmi. «Tu sei quello
più forte. Ma, in fondo, si sa, voi due preferite combattere contro di
me piuttosto che uccidere con me il nemico comune.»
Per la prima volta Tristan parlò. «Cathy non è un nemico. E lo sai
bene anche tu, Shot. L’unico nemico sei tu, insieme con quelli della