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Parte prima - only fantasy

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Evidentemente sapeva che ero a conoscenza del loro segreto. E<br />

quindi anche del suo.<br />

I due vampiri si misero a parlottare a bassa voce e decisi di ignorarli<br />

completamente. Mi infilai le cuffie dell’iPod e iniziai a muovere<br />

la testa al ritmo di Nightwish.<br />

Continuavo a pensare a Engel e Konstantin insieme... a chiedermi<br />

se Konstantin ricambiasse i sentimenti di Engel. Eppure... me lo<br />

chiedevo per la mia amica, per assicurarmi che lui non stesse approfittando<br />

di lei, o perché volevo sapere di Konstantin? Di cosa provava<br />

lui! Non avevo il coraggio di rispondere a questa domanda.<br />

Dopo qualche minuto i ragazzi rientrarono, interrompendo i miei<br />

pensieri. Mi tolsi gli auricolari dalle orecchie e andai verso Tristan.<br />

Sfortunatamente, però, inciampai e finii addosso a Konstantin. Lui<br />

mi prese al volo per le braccia. Tristan era poco dietro di lui, e osservava<br />

la scena attento e immobile.<br />

«Ehi, occhio a dove ti butti, ragazzina!» si lamentò Konstantin, lasciandomi<br />

andare bruscamente. Ero così mortificata che non trovai<br />

neanche la forza di controbattere.<br />

Tristan oltrepassò il fratello spingendolo da un lato e mi afferrò.<br />

«È tutto a posto, sto bene.» Senza dire una parola, mi prese in<br />

braccio, uscì e mi portò fino alla sua macchina. In quel momento,<br />

cominciai a piangere piano. Sentii il tocco leggero delle labbra di<br />

Tristan sui miei capelli, così alzai la testa e lo guardai.<br />

«Tristan... scusa», singhiozzai senza riuscire a dare una spiegazione<br />

alla mia reazione.<br />

«E dire che eravamo appena stati invitati a una festa», fece il mio<br />

ragazzo sorridendo. «Ma scommetto che non hai voglia di andarci...<br />

e ti capisco», concluse.<br />

Poggiai la testa sulla sua spalla.<br />

«Be’, se ci va il gruppo, capisco benissimo che devi andarci anche<br />

tu. È il tuo lavoro. Vengo con te.»<br />

Mi vennero in mente le parole di Konstantin e nello stesso istante<br />

sentii una fitta dentro. Come mi aveva chiamata? Cagnolino. Che io<br />

stessi davvero diventando il fedele cagnolino di Tristan?

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