Parte prima - only fantasy

parvero sulle guance.
«I territori che usavamo per cacciare non sono più molto sicuri.»
Intuii subito dal suo tono di voce che era successo qualcosa. «C’entra
forse la traccia di orso cui accennava Mohdi ieri?»
Tristan mi regalò uno dei suoi bellissimi sorrisi. «Perspicace, molto
perspicace», disse compiaciuto.
«Vuoi dire che c’è un orso in giro?» chiesi allarmata.
Lui si limitò a posare le sue labbra fredde sulle mie, calde e leggermente
screpolate.
«Tristan...» sussurrai.
«Quanto tempo è che non stiamo insieme da soli io e te?» domandò
sospirando piano.
«Una settimana e due giorni», risposi troppo in fretta. Tristan rise
staccandosi un istante dalle mie labbra. Poi, dopo neanche due secondi,
si rituffò in quel dolcissimo e per niente complicato intreccio
d’amore.
«Da quando sei partito», aggiunsi laconica mentre le sue mani vagavano
piano sui miei jeans cercando di sbottonare il primo di una
lunga serie di bottoni.
«Recupereremo», disse.
Proprio quando anche l’ultimo bottone era stato slacciato, la porta
si aprì.
Engel e Konstantin ci guardarono accigliati. Mi staccai da Tristan
e avvampai d’imbarazzo. Sul suo viso, invece, comparve uno strano
sorrisino.
«La prossima volta gradirei se bussaste, prima di entrare nei miei
appartamenti, grazie», disse in tono fintamente solenne.
Konstantin non pronunciò una sola parola. Engel, al contrario,
cercò di buttare lì un flebile «scusate». Poi uscì sul terrazzo anche
lei. Mi abbracciò talmente forte che quasi non riuscivo a respirare.
«Oh, Cathy!» esclamò quasi commossa.
«Cosa cavolo è successo?» domandai cercando di scrollarmela di
dosso perché mi stava quasi stritolando.
Non so come mi ritrovai accanto Konstantin. Allontanò il braccio
di Engel dal mio esile collo e storse il viso. «Non vedi che la soffochi?»
disse alla mia amica.