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Parte prima - only fantasy

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Papà mi venne incontro e io lo strinsi forte a me trattenendomi un<br />

po’ più del dovuto fra le sue braccia.<br />

«Hannah era molto preoccupata», disse.<br />

«Lo so. Grazie per essere venuto. Avremmo potuto prendere un<br />

taxi.»<br />

«A dire il vero non sapevo del... suo arrivo.» Lanciò a Konstantin<br />

uno sguardo non proprio amichevole. Lui mi rivolse un mezzo sorriso.<br />

Neanch’io avrei voluto rispondere, ma mi limitai ad annuire. Salii<br />

sulla Lancia accanto a mio padre. Konstantin, invece, prese posto sui<br />

sedili posteriori.<br />

Quando arrivammo a destinazione mi sentii tutt’a un tratto emozionata.<br />

Quanto mi era mancata la mia casa! Aprii la porta con le<br />

chiavi di papà e lasciai lui e Konstantin indietro, con le valigie. Mi<br />

diressi subito in camera. Quante cose erano cambiate. Soprattutto...<br />

ero cambiata io. Konstantin mi seguì qualche secondo dopo, posando<br />

le borse sul pavimento.<br />

«Accidenti!» esclamò. «Bella stanza!»<br />

Annuii e mi sedetti sul letto. Lui fece altrettanto, venendo accanto<br />

a me.<br />

«Come mai sei qui, Konstantin?» ebbi finalmente il coraggio di<br />

chiedergli.<br />

«Senza di te la mia vita non ha senso. Lo so, è una frase detta e<br />

stradetta... Ma non sono molto bravo con le parole. Io ho bisogno di<br />

te come l’aria... Quando non ci sei sto male. Molto. Cosa pensavi di<br />

fare venendo qui da sola? Credi forse che Jonathan Shot non sappia<br />

prendere un aereo per l’Italia? Ti avrebbe raggiunta ugualmente.»<br />

Lo guardai sbigottita. «Hai detto Jonathan Shot?»<br />

«È stato Tristan. È stato lui a capire il suo piano. Anche se devo<br />

ammettere che lo ha aiutato Camille. Mi chiedo come abbia fatto a<br />

non pensarci io. Lui voleva arrivare a te, senza intralci. Ma ha fatto<br />

male i conti. Noi non ti lasceremo mai sola. Mai. Io non permetterò<br />

che ti venga fatto del male», sibilò a denti stretti.<br />

Avvicinai la mia mano al suo viso tracciandone i contorni delicati.<br />

«Konstantin...» Lo baciai. Lo baciai forte. Lo baciai con amore. Lo<br />

baciai come non avevo mai baciato nessuno.

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