Parte prima - only fantasy

Cathy
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Cosa sei davvero
Un tuono improvviso mi fece aprire gli occhi. Tentai di alzarmi
dal letto, ma mi accorsi di essere bloccata da due braccia che mi
stringevano nel buio. Provai a girarmi ancora, ma un sussurro gelido
al di sopra del mio orecchio mi fermò: «Ssst...»
Non gli diedi ascolto e tentai di liberarmi con più foga. Lui mi lasciò
fare trovandosi così faccia a faccia con me.
«Sei tornato!» urlai quasi, abbracciandolo forte e facendogli spazio
sotto le coperte. Poco importava che la sua pelle di ghiaccio mi
avrebbe fatto battere i denti.
Tristan annuì e mi baciò piano sulle labbra. «Mi sei mancata molto...»
Improvvisamente, al suono di quelle parole dolci, mi ricordai ciò
che era successo il giorno prima. E, pensando alle cose che avevo da
dirgli, cominciai a tremare.
«Cos’hai Cathy?» mi chiese apprensivo.
«Devo parlarti», dissi alzandomi di scatto dal letto e mettendomi
seduta. Tristan mi imitò e per un attimo fummo distratti da un lampo
che squarciava il cielo al di là della collina.
«Piove forte...» commentai.
«Sì, da tutta la notte. Ho dovuto portare le mie cose a casa sotto
l’acqua.»
«A casa?» chiesi perplessa.
«A casa», confermò. «Stanotte sono stato a Berlino. A quanto pare
Konstantin ha deciso di riaccogliermi nella sua... nostra... casa», mi
annunciò felice.
«A quanto pare, allora, non ci vedremo più tanto spesso...» repli-