Parte prima - only fantasy

«E così quello è il tuo ragazzo...» sospirò mio padre.
«Sì, papà. Konstantin è il mio ragazzo», dichiarai mettendo più
enfasi sul nome del mio vampiro preferito.
«È... è simpatico eppure... c’è qualcosa di strano in lui... qualcosa
che non saprei definire...»
«In che senso? Non mi dire che è per come si veste! Fino a prova
contraria, sei sempre stato tu a dirmi che l’apparenza inganna e che
l’abito non fa il monaco.»
«No, non è per questo. Non so, lo trovo un tipo un po’ inquietante...
ho avuto una strana sensazione quando mi ha guardato negli occhi...»
disse quasi parlando tra sé.
«Ma papà... forse è solo un po’ agitato per via della tua presenza...»
cercai di minimizzare. «E comunque mi vuole un gran bene,
davvero!»
«Pensi che sia... quello giusto, Cathy?»
Mi misi a ridere, anche se la domanda mi rendeva nervosa. «E
come faccio a saperlo! È presto per dirlo, papà! Sono ancora una ragazzina!»
esclamai.
Mio padre piegò la testa di lato. «No, non sei più una ragazzina.
Sei una donna, ormai.»
«Papà, io ci tengo davvero a Konstantin, se è questo che vuoi sapere.»
Parole inaspettate, dettate da chissà quale voce misteriosa nella
mia testa.
«Lo so, si vede. Lo guardi nel modo in cui io guardavo tua madre.»
E in quel preciso istante mi fece una gran tenerezza. Ma in un impeto
di egoismo augurai a me e a Konstantin di non fare la loro stessa
fine.
Tristan
Albert mi lanciò uno sguardo obliquo, portandosi una mano alla
tempia. «Stai dicendo che dobbiamo fermarci con il nuovo album e
tutto il resto? E... rimandare la cosa a data da definirsi?»
Derek, d’altro canto, era lo specchio delle emozioni di Albert: