Parte prima - only fantasy

Sbuffai. «Mio caro fratello, vorrei farti notare che tu sei in camera
mia!»
Tristan, ancora intontito dal sonno, si guardò intorno per mettere a
fuoco l’ambiente, poi si sedette sul letto con quell’espressione da cane
bastonato che gli riesce sempre così bene.
«Scusa Konstantin... sono uno scassapalle, eh?»
Scoppiai a ridere. «Puoi ben dirlo!»
Guardai l’orologio, mentre Tristan faceva la stessa cosa. Infatti,
dopo neanche due secondi, esclamò: «Siamo in un fottuto, fottutissimo
ritardo, Konstantin! Tra qualche minuto Derek, Albert e Hans saranno
qui!»
Lo guardai allarmato. «Cacchio, me l’ero dimenticato! Conoscendoli,
saranno già arrivati... Muoviamoci!»
Tristan annuì ma restò dov’era. Gli urlai: «Ti schiodi o no?!»
«Scusa, stavo aspettando che te ne andassi... Ero ancora convinto
che questa fosse camera mia...»
Scossi la testa con rassegnazione, poi sorrisi. «Stai perdendo colpi,
fratellino...»
Tristan
Quella mattina la testa mi scoppiava. I pensieri della sera prima, la
paura per Konstantin che non tornava, l’inaspettato risvegliarsi del
mio istinto di fronte al pasto che mi aveva portato mio fratello, mi
avevano fatto passare una notte più che agitata.
Mi gettai sotto il getto caldo della doccia e chiusi gli occhi. Ormai
sta per arrivare settembre, pensai. Il clima era cambiato
all’improvviso e ora faceva quasi freddo. Un’altra estate era trascorsa,
un’altra di molte, innumerevoli estati... E il tempo, lo stesso che
altre volte pareva infinito, stavolta sembrava che stesse scorrendo fin
troppo in fretta.
Più tardi, quel pomeriggio, dopo l’intera mattinata di prove, io,
Konstantin e Derek tornammo alla villa. Ci mettemmo comodi in
camera mia. Io mi dedicai a riordinare la stanza, raccogliendo vestiti,
oggetti e spartiti sparsi sul pavimento, mentre loro si piazzarono alla