Parte prima - only fantasy

Konstantin
42
Il meglio per lei
Durante il volo avevo presentito che presto sarebbe cominciata la
pioggia, e così fu. Il cielo era squarciato dai lampi e il vento ululava
prepotente.
Cathy era stesa sul letto di Mohdi e dormiva. Tristan le era accanto
e le accarezzava il volto, ferito in diversi punti. Aveva raccontato a
me e Mohdi di aver seguito le tracce dell’orso schifoso, e di essersi
reso conto dopo ore di girare in tondo, quasi ipnotizzato. Era uno dei
modi in cui un orso poteva farti fuori, se voleva.
Decidemmo di non dire nulla a Cathy. Ci sembrava già abbastanza
provata.
Mi avvicinai al letto e mi sedetti ai piedi di mio fratello.
Quest’ultimo mi guardò con risentimento.
«Continuo a pensare che sarebbe stato meglio riportarla a casa»,
dissi ignorando la sua aria frustrata.
«Non vedi in che condizioni si trova? Cosa avrebbe detto sua
mamma se l’avesse vista così? Guarda gli occhi come sono cerchiati»,
sospirò sfiorandole le palpebre con i polpastrelli. «È meglio se
passa la notte qui. Ho già chiamato la madre e le ho detto che starà
da noi a Berlino. Konstantin... perché non mi avete aspettato?» chiese
di malumore.
«Sei arrivato a mezzanotte, Tristan. Il vecchio continuava a lamentarsi
e allora abbiamo iniziato. Mi sembra che per essere stata la
prima volta ce la siamo cavati bene, no?»
Tristan mi fulminò con lo sguardo e indicò il volto di Cathy. Il suo
viso era coperto da piccoli graffi e lo zigomo destro era gonfio. Il
labbro era coperto da alcune gocce secche di sangue. Tristan le aveva