Parte prima - only fantasy

Tristan
14
«Piccola stella senza cielo»
In casa regnava un’atmosfera serena. Konstantin e Derek erano
incollati alla PS3 e sembravano intenzionati a non staccarsene. Albert,
stravaccato sul mio divano di pelle preferito guardava un pallosissimo
documentario sugli insetti.
Io me ne andai in camera mia, sentendo lo sguardo interrogativo
di Konstantin sulla schiena. Era un pomeriggio stranamente tiepido.
Mi tolsi la tuta e infilai un paio di jeans e una T-shirt. Mi legai i capelli
in una coda, infilai gli occhiali da sole e scesi di corsa le scale.
«Io esco», annunciai agli altri.
«E dove vai?» mi chiese Konstantin.
«Non lo so», mentii. «Prendo la macchina.»
Konstantin annuì; sapevo che, se avesse voluto, avrebbe cercato di
sapere quali erano le mie vere intenzioni. Ma non fece nulla. Rimase
a casa insieme con i nostri amici, lasciandomi da solo con me stesso.
Cathy
Era un pomeriggio stranamente caldo. Forse per quello non riuscivo
a concentrarmi sui compiti di chimica. Così mi alzai dalla scrivania
e mi diressi verso l’armadio a muro. Tirai fuori una maglietta,
la indossai e sciolsi i capelli dalla coda. Poi presi la matita nera per
truccarmi gli occhi. Dalla finestra si vedeva la strada deserta e silenziosa.
Sarei andata a fare una passeggiata. Scesi in salotto, accorgendomi
di essere sola in casa, e andai verso la porta. Non appena la
aprii, rimasi a bocca aperta. Dall’altra parte della strada, dove pochi