Parte prima - only fantasy

«Okay, okay. Be’, complimenti. Tra un po’ sarai in grado di far
fuori tutti i vampiri della Terra», disse, e rise di nuovo. «E tu, cosa
farai oggi?» aggiunse poi, cambiando discorso.
«Penso proprio che starò con i miei. Anche se...» esitai.
«Anche se?»
«Insomma... Non mi piace che tu rimanga da solo il giorno di Natale.»
Il suo viso parve incupirsi di colpo. «Già, neanche a me. È per
questo che sono qui. Sono venuto a invitarti a cena a casa mia, questa
sera.»
Lo guardai imbarazzata. Quindi, aveva già pensato a tutto?
«Uhm... Non ci dovrebbero essere problemi», dissi. In fondo papà sarebbe
arrivato il giorno dopo e a pranzo sarei comunque rimasta con
la mamma e gli altri.
Konstantin sorrise raggiante e in quel momento si accorse del mio
nuovo iPod. «Un regalo?»
«Da parte della mamma.»
Si mise a giocherellare con la scatola vuota, ma aveva lo sguardo
altrove. Chissà quanto soffriva. Il Natale doveva farlo sentire ancora
più solo, ora che suo fratello non c’era, e io mi sentivo maledettamente
in colpa. Accettare il suo invito era stato il minimo che avessi
potuto fare.
Non appena Konstantin se ne andò, mi precipitai di sotto.
«Mamma, stasera andrò a mangiare fuori», dissi tutto d’un fiato.
Lei mi guardò per un attimo contrariata, poi sorrise. «Dove ti porta
Tristan?»
«Ehm... vado a mangiare a casa sua», mentii. Be’, non del tutto,
perché la villa di Berlino era anche casa di Tristan, in fondo.
«Oh! E cosa hai deciso di regalargli?» mi domandò mentre infarinava
qualcosa che non riuscii a identificare.
Mi picchiai una mano sulla fronte. Che stupida! Non potevo mica
presentarmi a casa di Konstantin a mani vuote!
«Non lo so, mamma. Tu che mi consigli?... Accidenti, qui ci vorrebbe
un’idea», dissi più a me stessa che a lei.
«Cosa piace a Tristan? Da mangiare intendo...»